San Cipriano Picentino. È stato presentato ieri sera nel suggestivo scenario di Villa Rizzo a San Cipriano Picentino “Io parlo e continuerò a parlare”, il libro curato da Andrea Spiri che raccoglie le lettere, le annotazioni, i pensieri di Bettino Craxi negli ultimi anni della sua vita ad Hammamet, tra il 1994 e il 2000, dove si rifugiò per evitare il carcere.
Una sorta di testamento di idee lasciato dall’uomo politico che osserva la realtà italiana dall’esterno e ne analizza i punti critici, prevedendo sviluppi e conseguenze. Un insieme di fogli che spesso venivano scartati dalle redazioni dei principali quotidiani e che finivano per essere pubblicati solo su giornali minori e locali in un periodo storico nel quale Craxi era “il male assoluto”.
Alla conferenza è intervenuto anche Bobo Craxi, secondogenito dell’ex leader socialista, già membro del secondo governo Prodi, che insieme al dott. Attilio Naddeo, a Federico Conte, figlio di Carmelo, e al professore Carmine Pinto, ha cercato di raccontare da una prospettiva diversa la figura di uno dei personaggi più importanti, e controversi, della recente storia italiana.
Un saggio che vuole essere una versione diversa della storia, raccontata dalla parte degli sconfitti, e che si sta imponendo tra la saggistica come una delle novità più apprezzate dal pubblico.