Salerno. La sconfitta di Romano alle provinciali apre il regolamento di conti nel centrodestra salernitano, già profondamente segnato dalle divisioni interne. Ad accendere la miccia sono state le dichiarazioni del coordinatore provinciale di Forza Italia Mara Carfagna, che aveva attribuito la sconfitta ai veleni che si sono diffusi nel centrodestra.
Pronta arriva la risposta di Salvatore Gagliano, consigliere comunale di Salerno che attacca la Carfagna: “non è possibile fare il coordinatore provinciale da Roma senza mai farsi vedere in città”. Una donna che sarà stata anche un ottimo ministro, ma non conosce affatto il territorio”. Il consigliere se la prende con la politica dei “nominati” che ha fatto perdere al centrodestra tutte le grandi città.
Parole dura anche per l’ex presidente Cirielli: “Il leader di FdI trova sempre il modo di dare la colpa agli altri quando c’è una sconfitta. Sono d’accordo con Pasquale Aliberti quando dice che Romano è stato un agnello sacrificale”. La sconfitta elettorale è figlia anche di una cattiva amministrazione negli ultimi 5 anni, dice Gagliano, “di una compravendita di consiglieri, di un cambio di assessori che ha raggiunto numeri da brividi, sperpero di denaro senza limiti, consulenti” e aggiunge “Cirielli dice di essere il primo partito del centrodestra con il 19%, vedremo quanto varrà il suo 19% alle regionali quando non gestirà più il sottogoverno della Provincia e la girandola degli incarichi”.
Contro Gagliano, in difesa di Mara Carfagna, si spende Fabiana Gattola, responsabile femminile Forza Italia Salerno, che dice “Salvatore Gagliano, riaccolto tra le fila di Forza Italia, “pontifica” contro la Dirigenza di Mara Carfagna senza aver apportato alcun contributo al Partito, nè durante la campagna elettorare per le Europee, nè per il tesseramento, nè quindi in termini di voti, nè tanto meno in termini di nuovi partecipanti alle diverse iniziative intraprese in questi mesi“.