La Regione Campania annuncia di voler mettere in vendita il trasporto pubblico locale; un affare da 5,3 miliardi di euro. Con un bando europeo, Palazzo Santa Lucia ha deciso di aprire il settore a investitori privati, anche stranieri, per gestire il trasporto su gomma, ferroviario e marittimo.
L’idea è di stipulare contratti di servizio di una durata minima di 12 anni per consentire ai privati di effettuare investimenti. Entro il 10 dicembre dovranno pervenire alla Regione le manifestazioni di interesse da parte delle aziende, un’operazione di “prequalifica” per valutare tutti i parametri richiesti.
Oltre che per migliorare un settore al collasso, lo scopo del bando è quello di ridurre il numero delle 135 aziende che oggi operano in Campania e decimare il numero di contratti esistenti, 149. La notizia buona è che eventuali investitori, stranieri e non, avranno l’obbligo di assorbire l’intera forza lavoro della aziende di cui rilevano il servizio. Il modello a cui si ispira la Regione è quello dell’Emilia Romagna dove Trenitalia e Tper hanno dato vita al Consorzio trasporti integrati, o della Lombardia dove Trenitalia e Ferrovie Nord hanno creato Trenord.
“Siamo l’unica Regione in Italia ad affrontare il tema in maniera complessiva. In parte privatizziamo, perché apriamo ai privati; ma parliamo di liberalizzazione perché il pubblico partecipa direttamente, augurandomi che le banche partecipino direttamente a questa grande occasione” afferma entusiasta il governatore Stefano Caldoro.