La protesta è scattata già ieri sera ed è proseguita per tutta la notte fino a questa mattina. L’obiettivo è quello di impedire ai camion che trasportano le ecoballe provenienti da Coda di Volpe di accedere al termovalorizzatore di Acerra. La paura legittima del neonato comitato locale è che in quelle balle ci possa materiale pericoloso una volta combusto.
Presenti al sit in di protesta anche il sindaco di Acerra Raffaele Lettieri che con alcuni consiglieri comunali e i vigili urbani hanno voluto effettuare alcuni controlli sui camion in ingresso. Le richieste dei cittadini di Acerra hanno spinto la Regione Campania a sospendere l’invio delle ecoballe dal sito di Coda di Volpe ad Acerra in attesa di un tavolo tecnico tra Comune e Prefettura convocato per il 5 novembre. La conferma arriva dal Comune di Acerra che annuncia la presenza anche dei vertici di Asl, Arpac e a2a, società che gestisce l’inceneritore.
“Comprendo l’esasperazione della popolazione di Acerra” dice Don Daniele Peron, parroco della Chiesa di San Nicola in San Vito al Sele di Eboli “ ma le eco balle sono a norma”. Peron fu a capo della protesta che nel 2008 si batté contro la dislocazione di 37mila tonnellate di eco balle a Coda di Volpe, nel comune di Eboli. “Posso garantire, avendo visto tutte le analisi effettuate sul materiale stoccato a Coda di Volpe, che in quelle ecoballe non ci sono rifiuti tossici o pericolosi. Ci sono le analisi dell’Arpac che attestano tutto ciò e quello che non capisco è perchè gli organi di controllo non rendano pubblico il risultato degli accertamenti, per la rassicurare la popolazione” assicura il prelato.
Il trasferimento delle eco balle verso l’inceneritore di Acerra rappresenta l’ultimo atto dello sgombero di Coda di Volpe. Lo scorso 22 ottobre, infatti, è iniziato l’incenerimento delle ultime 10.700 tonnellate di eco balle.