Acerno. Se fosse confermato, potrebbe trattarsi di uno strepitoso successo dell’Associazione Salerno 1943 il ritrovamento dei resti dell’aviatore statunitense Dewey L. Gossett, precipitato con il suo aereo sul monte Acellica ad Acerno il 27 settembre del 1943.
I ricercatori dell’associazione già da tempo avevano individuato il luogo dell’incidente dove l’A-36 di Gossett precipitò 71 anni fa. In collaborazione con la Protezione civile di Acerno e con Joshua Frank, addetto per l’Italia del DPMO, l’ufficio del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti che si occupa di recuperare le spoglie dei soldati americani dispersi in guerra, i ricercatori di Salerno 1943 si sono messi a lavoro per individuare i resti del pilota.
Una ricerca complessa dice il presidente dell’associazione Luigi Fortunato: “Non è possibile mediante i metal detector di cui disponiamo ritrovare delle ossa. Quando abbiamo rinvenuto dei resti umani, così come è accaduto per i 4 militari (2 tedeschi e 2 inglesi) finora ritrovati sul campo di battaglia dell’operazione Avalanche, è stato possibile grazie al fatto che i soldati avevano con sé degli oggetti metallici come munizioni, buffetteria, etc. Stimolati anche dalle richieste di notizie pervenuteci dalla nipote del povero aviatore abbiamo quindi continuato ad esplorare la zona del crash facendo attenzione agli oggetti metallici che rinvenivamo. La nostra attenzione si è concentrata nella zona dove in precedenti occasioni avevamo rinvenuto elementi metallici del paracadute e dell’uniforme di volo. Ad un certo punto nei pressi di una fibbia metallica che serviva per sostenere l’imbragatura del paracadute sono apparsi dei piccoli frammenti d’osso e poi quella che sembra essere parte di una mandibola umana. Abbiamo perciò interrotto le ricerche, marcato il punto e informato le autorità militari”.