Salerno. Se un politico costruisce il suo consenso sull’attacco ai meridionali non puoi che aspettarti una contestazione quando arrivi in una città del sud come Salerno. Ed infatti ieri ad attendere Matteo Salvini, ospite della manifestazione Panorama d’Italia promosso dalla rivista di casa Mondadori, c’era un discreto gruppo di persone con cartelli, striscioni e cori che invitavano il leader della Lega Nord ad andarsene.
Niente di violento, solo un legittimo atto di dignità di un popolo a cui i leghisti non hanno mai risparmiato violenze verbali, e che ora diventa un buon bacino di voti in vista delle regionali.
Prima dell’evento, a cui era presente anche Bruno Vespa, Salvini ha avuto un colloquio privato con il sindaco De Luca con il quale dice di avere “feeling”. È per questo che l’eurodeputato della Lega ha annunciato che potrebbe partire proprio da Salerno la sua prossima campagna elettorale. “Da novembre inizierò a girare in lungo e in largo il Sud, magari partendo proprio da Salerno. Ci sono 9 regioni al voto la prossima primavera, noi ci saremo. Il nome col quale correrò? Il Carroccio nel Meridione è da decidere, “Lega dei popoli” oppure attraverso delle liste Salvini, non lo so, per me i nomi contano poco. Proporrò ai cittadini del centro-Sud un programma, il nome della lista non m’appassiona. Chi sarà d’accordo sui 5, 6 punti di questo programma, (il contrasto all’immigrazione senza controllo, la difesa dell’agricoltura, il no alla legge Fornero e agli studi di settore, un’aliquota fiscale unica al 30%) saprà che potrà votarci” dice il leader lombardo che pur di ottenere voti è pronto a scendere a patti con chi, fino a poco tempo fa, era un “terrone”.