Salerno. “Se dovessi essere condannato rispetterei la legge, rigorosamente, come sempre abbiamo fatto”.
Questo quanto dichiarato dal Sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, ospite nel programma “Otto e mezzo” su La7 condotto da Lilli Gruber, riferendosi all’udienza, in programma per oggi, del processo nel quale è imputato per peculato per le vicende del termovalorizzatore e per il quale il Pubblico Ministero ha chiesto una condanna a tre anni di reclusione.
“Queste vicende giudiziarie – continua il primo cittadino – riguardano tutti problemi legati alla trasformazione urbana e alle opere pubbliche, non questioni personali. Io sono convinto che su questi temi si debbano accendere i riflettori e non debbano essere vissuti con imbarazzo. Se non risolviamo questo problema del groviglio burocratico-amministrativo e del groviglio legislativo-normativo, l’Italia rimarrà un paese paralizzato perché l’unica legge che viene applicata in tutte le regioni e da tutte le forze politiche è la paura della firma. In Italia non firma più niente nessuno”.
Sull’argomento Primarie del Partito Democratico ha dichiarato: “In Campania le primarie si faranno. Anche se con un po’ di sofferenza”. Ha, infine, concluso: ” Le Primarie non sono la bacchetta magica, ma rimangono uno strumento irrinunciabile per selezionare candidati e gruppi dirigenti”.