Salerno. Anche a Salerno, come in ogni città sede della Corte d’Appello d’Italia, si è celebrato l’inaugurazione del nuovo anno giudiziario.
Tema scottante del dibattito la presenza dei clan camorristici in espansione tra il Golfo di Policastro e la Piana del Sele.
Sono intervenuti i delegati del Guardasigilli e Raffaele Piccirillo, Direttore generale Giustizia penale e responsabile Prevenzione della corruzione.
Assente Vincenzo De Luca e i rappresentanti di Palazzo di Città.
“Sono i clan napoletani e la criminalità casertana, in particolare la struttura criminale denominata clan dei casalesi, a reinvestire i capitali illeciti nella nostra provincia – ha riferito il Presidente della Corte di Appello di Salerno, Matteo Casale – soprattutto nel comparto turistico e alberghiero, nei settori dello svago e della ristorazione e nell’acquisizione di imprese nelle aree urbane. Inoltre – ha continuato Casale – i gruppi criminali di matrice camorristica hanno confermato la vocazione ad intessere relazioni con apparati amministrativi ed imprenditoriali locali riuscendo anche ad inserirsi nella gestione diretta o indiretta degli appalti pubblici”.