Scafati. Il Consigliere regionale Monica Paolino ha incontrato questa mattina, assieme ai funzionari del Comune di Scafati, Edoardo Cosenza, l’Assessore alle Opere e Lavori pubblici della Regione Campania per discutere insieme gli interventi di somma urgenza richiesti dal Sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, e autorizzati dalla Regione Campania.
Monica Paolino ha dichiarato: “Lo scempio edilizio e il carico urbanistico prodotto sul territorio scafatese negli anni passati senza realizzare i sottoservizi (rete fognaria) è solo una delle cause che oggi ci costringe a vivere il disagio degli allagamenti in alcune zone del nostro territorio. La natura è stata sfidata e oggi ci troviamo a cercare rimedi allo sperpero di danaro pubblico e ai ritardi della gestione commissariale del generale Jucci che aveva garantito la risoluzione del problema entro pochi anni. Le soluzioni ci sono: realizzazione della rete fognaria e attuazione del Grande Progetto Sarno (dragaggio e realizzazione vasche di esondazione).
Per quanto riguarda la rete fognaria non è stato possibile realizzarla in passato a causa del mancato versamento della quota di finanziamento della Gori. Oggi, grazie ai nostri numerosi solleciti siamo riusciti ad ottenere dalla Regione Campania circa 37 milioni di euro per la realizzazione dell’opera. Il progetto, già appaltato, non riesce a partire a causa di ritardi che non dipendono dal Comune di Scafati ma dalla burocrazia. Nel frattempo l’Ente scafatese può solo tamponare i disagi con i pochi mezzi che ha a disposizione e contando sull’ottimo lavoro della Protezione Civile, della Polizia Municipale e del Genio Civile.
L’intervento idraulico e la realizzazione delle vasche di esondazione previste dal “Grande progetto Sarno”, invece, è ad oggi contrastato da alcuni amministratori ancora dubbiosi (evidentemente non temono gli allagamenti!) e dal radicalismo delle associazioni ambientaliste. E’ ora che i sindaci con coraggio prendano delle decisioni e collaborino per la risoluzione dell’annoso problema degli allagamenti”.