L’ennesimo caso in una stagione da dimenticare. La Cavese si ritrova senza campo di allenamento. Una vicenda surreale, destinata a continuare nel tempo. Ieri la squadra era pronta a ritornare a lavorare dopo la bella vittoria sulla Scafatese. Arrivati però al Pregiato, i giocatori hanno trovato la struttura chiusa, con un evidente lucchetto vicino ai cancelli. Una decisione presa dal Comune, creditore nei confronti del club metelliano delle spese per il terreno di gioco. Una situazione non nuova, visto che i debiti dello scorso anno erano stati quasi estinti con delle rate mensili. In attesa di buone nuove dalla dirigenza, la squadra ora deve capire dove trovare la disponibilità e poter così preparare la prossima sfida al Francavilla.
La compagine blufoncè però non demorde e può contare sul supporto economico della propria tifoseria che domenica, auto-tassandosi fuori dal “Simonetta Lamberti”, ha raccolto una piccola somma donata poi a mister Agovino per provare a fronteggiare le situazioni più importanti. Oltre alla crisi economica, ieri Luigi Manzo, attraverso una nota pubblicata dal suo avvocato Valerio De Nicola, ha deciso di fare chiarezza sulla questione combine, esplosa dopo il derby con la Gelbison. Il calciatore infatti, dopo aver letto le tante illazioni sul suo conto, ha deciso di esporre una denuncia contro ignoti (il riferimento è agli autori degli sms inviati alla presidenza aquilotta in virtù della presunta combine) per i reati di calunnia e diffamazione. Una mossa importante, che fa il paio con la decisione presa nei giorni scorsi da capitan de Rosa, per spegnere le tante voci nate sulla vicende e fare chiarezza sulla lealtà sportiva dei due leader del gruppo, in attesa di capire quale sarà il futuro del club campano.
Sabato Romeo