In occasione della Festa della Donna si è soliti regalare mimose, ma come mai fra tutti i fiori proprio la mimosa è divenuta il simbolo di questa ricorrenza?
Si dice che, in seguito all’incendio alla fabbrica Cotton di New York, nel 1908, in cui persero la vita 123 operaie, venne piantato un albero di mimosa proprio al centro della fabbrica. In realtà il motivo è molto più pragmatico.
Nel 1946, l’U.D.I. (Unione Donne Italiane) cercava un fiore che potesse celebrare la prima Festa della donna del dopoguerra. Serviva un fiore poco costoso, che potesse essere facilmente appuntato alla giacca o alla camicia e che fosse già fiorito in marzo. La mimosa fu quindi una scelta obbligata: è un fiore che cresce spontaneamente in molte parti d’Italia, è economico ed è facile avere un rametto piccolo da appuntare sui vestiti.
La mimosa è una pianta che è stata importata in Europa all’inizio del XIX secolo: originaria dell’Australia, in Europa ha trovato il clima ideale per crescere e svilupparsi. Secondo gli Indiani d’America i fiori della mimosa significano forza e femminilità.