Capaccio-Paestum. Tre persone sono finite a processo perché coinvolte in una maxi truffa alimentare da 850mila euro.
Ieri ha avuto luogo la prima udienza del procedimento, presso la seconda Sezione penale del Tribunale di Salerno.
Le ipotesi di accusa che pendono sui tre sono quelle di falso e truffa aggravata.
Questi, infatti, come riporta Stiletv, avrebbero raggirato alcuni fornitori di prodotti alimentari, usando assegni scoperti, e avrebbero venduto alimenti in cattivo stato di conservazione.
Si tratta degli imprenditori Donato Miano di Capaccio Paestum, individuato come amministratore di fatto della ditta “Sel Cilento”, Antonello Capozzolo di Aquara, che sarebbe stato intestatario fittizio della ditta e il salernitano Domenico Gioia, incaricato del rapporto con il fornitore.
Gli imprenditori dovranno rispondere anche del cattivo stato di conservazione degli alimenti e della sporcizia che i Carabinieri del Nas hanno rinvenuto all’interno del laboratorio dove venivano conservati i prodotti alimentari.