Di nuovo capolista. La Salernitana batte in rimonta la Reggina e ritorna in vetta alla classifica, dopo il successo casalingo del Benevento sulla Paganese. Bastano una magia di Moro e una girata di Negro a rimontare lo svantaggio iniziale firmato Insigne in una sfida che i granata hanno disputato in crescendo, dopo un inizio non proprio ottimale.
Menichini sorpende tutti e schiera la sua Salernitana con il 4-3-1-2, accantonando il consueto 4-3-3. Calil infatti funge da rifinitore alle spalle di Negro e Cristea, promosso a titolare dopo l’ottimo finale con il Catanzaro a discapito di Gabionetta, relegato dunque in panchina. La prima chance del match arriva dopo un minuto con Cirillo che batte al volo dal limite dell’area con palla però larga non di molto. All’ottavo si accende anche la Salernitana: lungo lancio di Moro per Calil che tenta la gran voleè di sinistro non trovando per centimetri nè la porta ospite nè l’accorrente Cristea. Pochi istanti dopo Calil perde un brutto pallone in mezzo al campo, lungo lancio per Insigne che serve Viola tutto solo in area ma è provvidenziale Trevisan in scivolata a salvare i suoi. La Reggina fa paura quando riparte e al 14′ solo un grande Gori riesce a salvare i suoi su una deviazione sbilenca di Trevisan.
La Salernitana sembra in grande difficoltà contro l’agonismo dei calabresi, illuminati dall’estro di uno scatenato Insigne. I granata non riescono a prendere il pallino del gioco, palesando qualche problema nell’impostare trame offensive pericolose per Cirillo e compagni. Al 28′ Ungaro lancia lungo, Trevisan si fa bruciare da Insigne che, tutto solo, fa secco Gori e regala il vantaggio agli ospiti. Risultato che dura poco perchè, tre minuti dopo, Moro indovina un destro al volo meraviglioso dai 25 metri che non lascia scampo a Kovacsik. L’Arechi spinge i suoi beniamini che al 38′ trovano il vantaggio. Cross dalla destra, Negro stoppa e trova la girata vincente che vale il sorpasso e permette alla Salernitana di rientrare negli spogliatoi tra gli applausi convinti della sua gente.
La ripresa parte su ritmi non elevatissimi, con la Salernitana che controlla il gioco e contiene le fiammate di Viola e compagni. Al 54′ Cristea recupera un pallone sulla destra e crossa al centro per Calil ma il brasiliano non riesce a spingere la palla in rete a pochi passi da Kovacsik. Alberti prova a svegliare i suoi inserendo l’ex Di Michele per un attivo Viola, Menichini risponde risparmiando l’ultima parte del match a Calil, giocando la carta Gabionetta. Gli animi si accendono e a farne le spese sono Cirillo e Pestrin, sanzionati dall’arbitro con il giallo che costerà al capitano granata la sfida con la Paganese di mercoledì prossimo.
Al 75′ Cristea prova il gran gol direttamente su calcio piazzato ma il suo tiro si perde sul fondo lontano dai pali ospiti. I granata fanno girare bene la palla, costruendo bene con scambi corti e rapidi che tengono la Reggina lontana dall’area di Gori, creando anche i presupposti per il tris che un incerto Gabionetta spreca in più di un’occasione. All’85’ la grande chance capita a Cristea che, dopo uno straordinario stop, calcia alle stelle da ottima posizione. Nel finale non succede più nulla. Da registrare solo l’espulsione per doppia ammonizione a Cirillo, a lungo beccato dal pubblico dell’Arechi che al triplice fischio finale può festeggiare per il primato ritrovato.
Salernitana: Gori, Colombo, Tuia, Trevisan, Bocchetti; Moro, Favasuli (dal 70′ Bovo), Pestrin; Calil (dal 66′ Gabionetta), Negro, Cristea (dall’88’ Mendicino). (A disp: Russo, Penta, Tagliavacche, Perrulli). Allenatore: Menichini.
Reggina: Kovacsik. Ungaro, Benedetti, Di Lorenzo, Cirillo, Salandria, Ammirati (dal 71′ Balistreri), Armellino, Viola (dal 58′ Di Michele), Maimone (dall’81’ Masini), Insigne. (A disp: Cetrangolo, Karagounis, Mazzone, Scionti). Allenatore: Alberti.
Arbitro: Di Martino di Teramo.
Assistenti: Lacalamita – Viola.
Reti: 28′ Insigne, 31′ Moro, 38′ Negro.
Ammoniti: Trevisan, Ungaro, Armellino, Pestrin.
Espulso: al 90′ Cirillo
Note: recupero (0′ p.t., 3′ s.t.), spettatori: 10156.
Sabato Romeo