Coperta corta. Si rituffa sul campo la Salernitana di Leonardo Menichini, pronta ad affrontare il Novara sabato sera per la prima giornata di Supercoppa di Lega Pro. Una competizione importante, da vincere per mettere in bacheca il secondo trofeo dell’era Mezzaroma-Lotito dopo la Coppa Italia di Lega Pro vinta lo scorso anno in finale con il Monza. Una gara complicata contro una compagine, quella piemontese, composta da tanti calciatori di categoria superiore e guidati da Mimmo Toscano, oggetto del desiderio della dirigenza granata per il post Menichini.
Una trasferta da affrontare però con tante defezioni. In casa granata non c’è molto per cui sorridere, soprattutto per le notizie giunte dall’infermeria. Al “Silvio Piola” non ci saranno Maurizio Lanzaro, Manolo Pestrin e Andrei Cristea, fermati dal Giudice Sportivo dopo il match con la Casertana, oltre ai lungodegenti Riccardo Colombo e Andrea Nalini. Destano qualche preoccupazione anche le condizioni di Antonio Bocchetti e Andrea Bovo, il primo alle prese con un risentimento muscolare, il secondo bloccato da un forte attacco di gastroenterite. Menichini deve far fronte ad un’emergenza in difesa, con Tuia e Franco che verranno schierati sugli esterni e Trevisan, in coppia con il claudicante Bocchetti, al centro della retroguardia. In mezzo al campo spazio al trio Bovo – Favasuli – Moro mentre in attacco Negro e Gabionetta appoggeranno il rientrante Calil.
Oltre a Cristea, a Novara non ci sarà nemmeno Ettore Mendicino. Secondo il sito internet della società granata il calciatore è out per “motivi strettamente personali”, fonti vicine al calciatore raccontano di un attaccante ricoverato in ospedale dopo un malore accusato al termine di un esame universitario. Situazione che ha preoccupato e non poco lo staff sanitario granata che, di comune accordo con la società, ha preferito indagare sulla vicenda con vari accertamenti mettendo per una volta il campo in secondo piano. Menichini dovrà dunque fare i conti con una rosa ridotta all’osso, con i giovani Grillo, Tagliavacche e Cappiello pronti a sedere in panchina in virtù della grande emergenza.
Sabato Romeo