Rosa da migliorare. Non usa mezzi termini Vincenzo Torrente nella sua seconda conferenza stampa da neo-tecnico della Salernitana, la prima direttamente da Cascia. La città umbra è la sede del ritiro estivo della truppa granata, messa a duro lavoro proprio dal programma stilata dal tecnico di Cetara. Al mattino lunghe esercitazioni tecniche-tattiche (si prova e riprova il 4-3-3 con Calil esterno ed Eusepi punta), al pomeriggio invece si sgobba percorrendo i cinquemila metri in salita. Il tecnico, provato dal gran caldo ma anche bramoso di creare una squadra con le giuste alchimie, ha poi risposto ad alcune domande in conferenza stampa. “Abbiamo iniziato questo ritiro da due giorni e sto conoscendo meglio i ragazzi che ho a disposizione – ha esordito Torrente – Speravo di avere almeno l’ottanta percento della rosa a disposizione ma purtroppo non è così. La società lo sa e già sta lavorando per rinforzare la squadra lì dove abbiamo necessità. In mediana e sugli esterni siamo senza ricambi, mi auguro che arrivi presto qualche buona novità ma senza troppa fretta”.
Torrente si è poi soffermato sul canovaccio tattico della prossima Salernitana, lanciando messaggi d’amore al prossimo neo-acquisto Gabionetta. “Denilson in passato l’avrei voluto allenare, ma ha bisogno di trovare la continuità che fino adesso gli è mancata, dipenderà solo da lui. Sul 4-3-3? Probabilmente Calil ha caratteristiche diverse da quelle di un attaccante esterno, perché è molto bravo a giocare tra le linee; inoltre Eusepi è più bravo a fare la punta centrale, ed è migliorato tantissimo. Mi piacerebbe avere con me qualche altro ragazzo che ho già allenato, perché so quanto può dare. Gabionetta, Calil ed Eusepi possano giocare insieme, sarebbe un tridente diverso da come fatto a Gubbio, ma parliamo di calciatori di qualità. Poi a seconda dei calciatori che arriveranno non è detto che debba giocare sempre col 4-3-3, anche se è il modulo che mi piacerebbe adottare“.
Intanto, mentre la squadra continua a lavorare duramente in attesa dei rinforzi richiesti dallo staff tecnico, Andrea Nalini resta ancora una volta ai box, preoccupando e non poco la società. Il calciatore, fermo da marzo per una “condropatia femoro-rotulea” al ginocchio destro, nonostante il duro lavoro svolto in estate avverte ancora fastidio quando i carichi di lavoro aumentano. Oggi sarà a Roma per un consulto decisivo alla clinica Paideia, ospedale di fiducia della Lazio. Possibile un nuovo intervento in artroscopia per pulire il ginocchio infortunato e provare a recuperare quanto prima. Torrente lo aspetta a braccia aperte, Nalini ci spera: questa Salernitana ha bisogno anche della sua gran corsa.
Sabato Romeo