Salerno. “Ruggi d’Aragona“, “Giovanni da Procida” e “Costa d’Amalfi“: questi i tre ospedali salernitani, ritenuti responsabili dell’inquinamento di aria e acqua, secondo l’ipotesi di accusa rivoltagli dalla Procura. Sette gli indagati, tra cui Vincenzo Viggiani, manager del “Ruggi”.
Per quanto riguarda il caso “Ruggi”, sono sotto accusa i fumi provenienti dalla centrale termica e dalle cappe dei locali di Farmacia, dove si producono i farmaci chemioterapici.
Il “Da Procida” e “Castiglione” non avrebbero tutte le autorizzazioni necessarie per gli scarichi delle acque.
Le accuse della Procura si fondano sull’esito delle indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno, agli ordini del Capitano Giuseppe Ambrosone, da cui sarebbero emerse le suddette irregolarità e mancate autorizzazioni.