Giustizia è fatta su un’antica questione che divide salernitani e napoletani. Lo rivela una mappa del 1613 firmata da uno dei cartografi più importanti dell’epoca: Mario Cartaro, che insieme al matematico Niccolò Antonio Stelliola tra il 1590 ed il 1594 realizzò una cartina del Principato di Salerno.
Mappa alla mano, non sembra ci siano più dubbi: l’isola di Capri, come il suo mare cristallino, era parte del territorio salernitano, nonostante un luogo comune molto diffuso la voglia a torto un’isola del Golfo di Napoli.
A riportare alla luce questo documento storico è stato lo studioso di storia salernitana Massimo La Rocca, che precisa: le acque che bagnano il versante meridionale di una delle isole più amate del mondo sono quelle del Golfo di Salerno. Niente più errori e confusione, aggiunge La Rocca, consultando una comune cartina, è facile notare che anche i famosi Faraglioni si collocano in un’area geografica che rientra nella provincia salernitana.
L’estensione attuale del territorio della provincia di Salerno, come fa notare lo studioso, deriva dal vecchio Principato, entità politica e geografica millenaria. Tuttavia nel corso della storia l’isola di Capri, nonostante si trovi di fronte alla penisola amalfitano-sorrentina, è stata annessa alla provincia napoletana.