Cifre da record in Campania per la XXII Edizione di Puliamo il Mondo, la più grande iniziativa di volontariato ambientale organizzata da Legambiente, con la partecipazione della Rai.
In questo weekend e per tutta la settimana, infatti, circa 40 mila volontari, con l’aiuto di 150 scuole, si sono impegnati da Napoli a Salerno, dai comuni del Parco del Vesuvio a quello del Cilento, a ripulire oltre 350 aree dai rifiuti abbandonati.
Nelle microdiscariche del Vesuvio e nelle zone interne del Cilento sono stati raccolti oggetti di plastica, cartacce, bottiglie e rottami di vario genere.
L’iniziativa ha posto l’attenzione in Campania anche sul tema della valorizzazione del territorio, partendo dall’agricoltura: a Eboli, nella Piana del Sele, per esempio, presso l’azienda agricola sperimentale regionale Improsta è stata allestita un’esposizione di prodotti locali d’eccellenza con degustazione dei prodotti agricoli provenienti dagli orti urbani e sociali gestiti da Legambiente.
Allo stesso tempo, in collaborazione con Confagricoltura e con il supporto di alcune aziende agricole che hanno fornito trattori e altri mezzi, un tratto di strada provinciale Aversana tra Eboli e Battipaglia è stato liberato dalle microdiscariche, evento a cui hanno preso parte il Presidente Nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, e il Presidente di Legambiente Campania, Michele Buonomo.
Quest’ultimo ha commentato: “Una mobilitazione civile, entusiasta con cittadini, comitati, associazioni che si sono sporcati le mani per tutelare il bene comune e hanno voluto raccontare la Campania concreta che spesso non fa notizia ma che chiede la bonifica e la rinascita dei territorio ad una politica sempre più’ impegnata a polemizzare e discutere. I 40mila volontari scesi in strada in questi tre giorni ha dimostrato come è ancora distante la politica regionale dalla vita del paese, dai cittadini responsabili che vivono da protagonisti la voglia di riscatto e di cambiamento”.
Le aziende della Green Economy hanno aderito in maniera cospicua alla manifestazione, a dimostrazione di una tendenza iniziata lo scorso anno e di un indice di sensibilità crescente delle imprese nei confronti delle tematiche legate alla tutela ambientale.
Quest’anno, in prima fila tra le aziende campane c’erano Cite, Ambiente Spa Sabox, Cartesar, Icnos, mentre fra quelle basate sulla produzione agricola di qualità spiccano Terra Orti, Alma Sages che, in molte località della Provincia di Napoli e di Salerno, sono scese in campo insieme ai loro dipendenti e sono state a stretto contatto con le comunità locali, i comuni e le associazioni per una Campania Sostenibile.