Salerno. Nella mattinata di oggi,i militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Salerno hanno tratto in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti M. G. (cl.1955, di Napoli) e S. P. (cl.1953, di Napoli), entrambe residenti a Salerno nel complesso residenziale noto come “Case dei Puffi”.
Da alcuni giorni sotto le palazzine in cui le due donne abitavano era stato notato un particolare andirivieni di persone di questo capoluogo, note come assuntori di stupefacenti, alcune delle quali, dopo essere entrate nel portone del caseggiato in cui le predette dimoravano, ne uscivano di li a pochi minuti, allontanandosi velocemente, quasi sempre a piedi, per le vie limitrofe.
La presenza costante di assuntori e le modalità con cui gli stessi rimanevano nei pressi dell’edificio per periodi estremamente limitati hanno insospettito i militari del Nucleo Investigativo, che nella mattinata odierna hanno fatto irruzione nell’appartamento, sorprendendo le due donne mentre erano intente a svolgere faccende domestiche. Alla vista dei militari dell’Arma,, una delle due ha anche tentato di disfarsi maldestramente di un telefono cellulare, immergendolo (sperando di non essere notata) in una pentola piena di salsa in cottura, mentre l’altra ha tentato di dirigersi verso il bagno con una banale scusa.
Le due sono state bloccate e sottoposte a perquisizione domiciliare e personale, nel corso della quale i Carabinieri hanno rinvenuto, abilmente occultati in diverse parti di mobilio, all’interno del bagno e in vari effetti personali, 20 involucri termosigillati contenenti complessivi gr.3 di eroina, 14 involucri termosigillati contenenti complessivi gr.2 di cocaina, 1 involucro contenente gr.2 di hashish, 1 bilancino di precisione, materiale per il confezionamento e il taglio dello stupefacente, oltre alla somma contante di 5.560 euro ritenuta provento dell’attività di spaccio, tutto sottoposto a sequestro. Infine, all’interno dell’appartamento è stato trovato un monitor collegato con 4 telecamere installate dalla due donne per la videosorveglianza esterna dell’appartamento, con lo scopo di eludere i controlli delle forze dell’ordine, recuperato e sottoposto a sequestro.
Le arrestate, dopo le formalità di rito, sono state associate agli arresti domiciliari presso la loro dimora, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.