Salerno. “Candidato? De Luca ha il diritto di sceglierlo” a parlare è Vincenzo Napoli, sindaco facente funzione del comune di Salerno. Sulla questione delle candidature alle prossime elezioni amministrative, cogliendo tutti di sorpresa, Napoli ha annunciato pubblicamente di non voler scendere in campo: “Non lo voglio e non lo vorrei“.
Dal temperamento più controllato e dall’indole meno guerrafondaia dell’ex sindaco, Napoli è un politico che cederebbe il suo posto per assecondare una scelta di partito. Questo infatti è il senso delle sue dichiarazioni, che aprono a nuovi scenari, primo fra tutti la possibile candidatura del figlio di De Luca, che si fa sempre più concreta.
La valutazione delle candidature spetta ai dirigenti, ai consiglieri e ai militanti, ha precisato Napoli, ma è quasi certo che a dire l’ultima parola sarà lui, il governatore delle Regione Campania, in attesa della sentenza della Corte Costituzionale sulla legittimità delle Legge Severino.
La sentenza della Corte, prevista per il 20 ottobre, dovrebbe chiudere una vicenda politica e giudiziaria che lega saldamente il futuro della Regione a quello della città di Salerno. Se i giudici della Consulta dovessero sospendere Vincenzo De Luca dai pubblici uffici, come prescrive la Legge, al vice presidente Fulvio Bonavitacola, nominato da De Luca in tutta fretta all’indomani dell’esito del voto regionale, andrebbe il compito di guidare il governo della Campania fino alla fine del termine dei 18 mesi.
Altra possibilità: se la Corte dovesse invece accogliere il ricorso presentato dai legali di De Luca, l’ex sindaco potrebbe optare per un rimpasto della Giunta e indicare il suo caro Fulvio Bonavitacola come candidato per Salerno, che intanto non fa mistero del suo desiderio di insediarsi come primo cittadino. Il nome di Vincenzo Napoli era già un’ipotesi poco probabile, ma da oggi pare ancora più inconsistente.