Cava de’ Tirreni. Gli Agenti della Polizia del Commissariato di Cava de’ Tirreni hanno arrestato il 49enne G. A. residente a Roccapiemonte (SA), in seguito all’ordine di esecuzione di misura cautelare personale, emesso dal G.I.P. della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore che ha disposto gli arresti domiciliari all’uomo, perché ritenuto responsabile di rapina aggravata e lesioni personali aggravate.
L’arresto è avvenuto al termine di un’attività d’indagine effettuata dalla Sezione Investigativa del Commissariato metelliano, dopo la denuncia presentata dalla vittima.
Il 20 agosto scorso i poliziotti cavesi sono intervenuti presso l’ospedale locale dove era stata trasportata una donna con lesioni multiple al volto e contusioni al corpo, dovute a una rapina subita poco prima.
Gli agenti hanno accertato che la vittima era stata aggredita nel portone della sua abitazione a Cava, mentre si accingeva a salire in ascensore, da un uomo che, nel tentativo di strapparle la borsa, l’aveva colpita al viso con pugni, riuscendo a sottrarle il denaro e il telefonino, per poi scappare facendo perdere le sue tracce.
Gli operatori di Polizia hanno raccolto ogni elemento di indagine attraverso scrupolose verifiche e accertamenti per individuare il soggetto, anche con l’acquisizione dei filmati di video-sorveglianza situati nelle zone interessate alle possibili vie di fuga utilizzabili dal predetto.
L’esito delle operazioni ha permesso, in poco tempo, di identificare il rapinatore ed emettere l’ordine cautelare nei suoi confronti: nella serata di giovedì, infatti, G. A. è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’esito positivo dell’indagine conferma l’attenzione della Polizia di Stato salernitana nel contrastare i reati di microcriminalità, in particolare quelli di tipo “predatorio” che suscitano preoccupazione nella collettività e incidono in maniera negativa sulla percezione del senso di sicurezza.
Tali reati si riflettono, in determinate circostanze e per le modalità usate, sulla sfera privata dei cittadini, colpendo soprattutto i soggetti più deboli, ovvero gli anziani e le donne.