Solofra. Ieri mattina, sindaci, comitati civici, associazioni e cittadini hanno manifestato per un intervento immediato contro l’inquinamento del bacino del fiume Sarno e di alcuni torrenti, come Cavaiola e Solofrana.
Una sollecitazione alle istituzioni locali e nazionali è racchiusa in un documento inviato dai primi cittadini di numerosi centri dell’Agro Nocerino e della Valle dell’Irno al Presidente Sergio Mattarella e al Premier Matteo Renzi.
Al corteo erano presenti i sindaci o le delegazioni di Nocera Superiore e Inferiore, Castel San Giorgio, San Valentino Torio, Baronissi, Roccapiemonte, San Marzano, Scafati, Striano, Sarno, Mercato San Severino, Pagani, Angri, Cava de’ Tirreni e Sant’Egidio del Monte Albino, nonché i rappresentanti di alcuni comuni del vesuviano e dell’avellinese.
Emiddio Ventre, organizzatore della marcia, ha così spiegato: “Queste le richieste che saranno inviate a tutti gli enti possibili ed immaginabili a tutela dell’imprenditoria sana di Solofra.
1) Censimento delle condotte e degli scarichi della rete fognaria e dei pozzi aziendali e civili. Obbligare tutte le aziende a collegarsi al depuratore consortile;
2) Adeguamento dimensionale ed ammodernamento dei depuratori con monitoraggio in continuo sulla qualità delle acque scaricate e controllo visivo tramite l’installazione di telecamere su tutte le condotte che confluiscono nel fiume;
3) Monitoraggio puntuale tra acqua in entrata e reflui conferiti al depuratore da parte delle aziende con pagamento del canone di depurazione in base all’acqua consumata, anche attraverso sistemi automatizzati di controllo della quantità e qualità delle acque reflue creando sistemi di tariffazione premianti per le aziende meno inquinanti. (Modello del Distretto Santa Croce sull’Arno);
4) Realizzare una rete di monitoraggio strategico ambientale (aria, acqua e terra) che, collegata in tempo reale ad un sistema centrale, permetta interventi repentini per arginare tutte le problematiche che dovessero insorgere a valle di Solofra;
5) Manutenzione ordinaria e straordinaria del reticolo idrografico ad opera di un unico soggetto, con particolare attenzione alla pulizia dei letti di torrenti e fiume, delle vasche esistenti ed alle condizioni degli argini;
6) Ampliamento del Parco Regionale del Sarno in modo che inglobi anche Cavaiola e Solofrana;
7) Intensificazione dei controlli da parte degli enti preposti con adeguamento del potere sanzionatorio con la realizzazione di presidio fisso del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri a Solofra;
8) Caratterizzazione di terreni ed acqua con programmazione dei fondi necessari per le attività di bonifica e riqualificazione;
9) Monitoraggio delle falde dell’intero bacino da Solofra a Torre Annunziata;
10) Eliminare progressivamente dalla produzione, l’utilizzo di composti chimici pericolosi, dall’agricoltura i pesticidi, ridurre, quanto più possibile, i processi che determinano produzione di diossine e PCB; controllo sui prodotti semi lavorati proveniente da paesi esteri dove è consentito ancora l’uso di cromo esavalente”.