Salerno. La 31enne salernitana accusata di aver costretto la figlia dodicenne a prostituirsi per 5 euro è stata ascoltata dal gip Stefano Berni Canani.
La donna si è difesa sostenendo che non vi sia stato alcun incontro sessuale tra l’anziano e la bambina; la madre ha affermato di aver in più occasioni parlato al telefono con l’uomo, a volte facendo finta di essere la figlia, ma che i rapporti con l’uomo si sono limitati alle telefonate.
Le telefonate compiute dalla donna sono state intercettate dai Carabinieri e proprio in quelle conversazioni la madre aveva più volte offerto all’anziano la figlia in cambio di 5-15 euro.
Gli episodi si sarebbero verificati tra giugno e settembre del 2016, almeno quelli di cui hanno le prove i Carabinieri.