Un pari che fa felice a metà. Guarda il bicchiere mezzo pieno Alberto Bollini. Lo fa forte di una Salernitana già reattiva, concentrata ma senza il veleno nella coda. “Analizziamo un risultato accettabile – ha raccontato il tecnico granata – Siamo venuti a Venezia per fare la partita e ci siamo riusciti sin dal primo minuto. Abbiamo giocato per vincere, non ci siamo riusciti ma questo non può essere che un punto di partenza”. Una prestazione più che sufficiente, spinta da una frangia del tifo granata che Bollini evidenzia come “un orgoglio avere alle spalle un sostegno così“. E sul mercato? Nessuna nuova stoccata, solo una precisazione importante. “La società sta operando, serve solo del tempo per permettere a questo gruppo di poter crescere. Polemiche? Io non ne faccio. Ci siamo confrontati ed è stato molto importante. Certo, servirebbe esserci tutti, ma ora siamo uniti e stiamo facendo bene così“.
Buona la prestazione anche di Alessandro Tuia, preferito a Raffaele Schiavi nel cuore della difesa. “Sono felice della prestazione offerta dall’intero pacchetto arretrato – ha sentenziato il centrale romano – E’ stata una partita abbastanza semplice da leggere. Siamo stati bravi nel muoverci di reparto e riuscire a prevenire le giocate di Falzerano. Il fatto di aver cambiato solo Pucino rispetto allo scorso anno ci aiuta tanto, la nostra retroguardia è già rodata“. Felice anche Boris Radunovic, al debutto con la maglia granata e già decisivo nell’economia del risultato. “La parata più difficile è stata quella sul colpo di testa di Bentivoglio – ha ammesso l’estremo difensore serbo – Non so se vale quanto un gol, ma l’importante è stato non subire gol. Sono soddisfatto di questa prestazione e sicuro che se continuiamo così faremo tanta strada in questa stagione”.