Stefano Colantuono ha presentato Salernitana-Padova partendo dal tema rovente della serie B a 19 squadre. “Non cambia nulla. Non so se sia stato giusto o sbagliato. Io continuo a lavorare su questo format a 19 squadre anche perché non ho tempo per pensare a questo. La sosta spero sia servita per recuperare la condizione di alcuni calciatori e lavorare su alcuni aspetti anche tattici. Abbiamo dimostrato grande compattezza concedendo pochissimo. Dobbiamo migliorare sotto l’aspetto della manovra, in fase di palleggio ma essendo una squadra fisica col tempo faremo tanti passi in avanti. La partita di Lecce ha dato dimostrazione di una squadra che non molla mai, capace con forza e determinazione di riprenderla e quasi vincerla. Abbiamo portato a casa due pari con due squadre importanti come Palermo e Lecce. Ora c’è il Padova, sfida ostica contro una squadra già collaudata, con lo stesso tecnico e con il vento in poppa per i risultati iniziali. Hanno giocatori di qualità come Clemenza ma anche di esperienza come Pulzetti e Capelli. Avremo la fortuna di giocare all’Arechi, campo che dovrà diventare il nostro fortino. Servirà lottare su ogni pallone, sfruttando le nostre possibilità. Da qui a gennaio servirà restare attaccati alla vetta perché poi dopo il mercato inizia un nuovo campionato.
Canovaccio tattico? Non lo so se confermerò il 3-5-2. La squadra sta rispettando quanto preparato. Nella sosta ci eravamo ripromessi di cambiare metodo di gioco e provare varie soluzioni per non fossilizzarci sullo stesso metodo di gioco. Per domenica c’è possibilità di poter cambiare così come quella di continuare a lavorare sulla difesa a tre, sono soddisfatto della reazione del gruppo con entrambi i metodi di gioco.
Amichevoli? Volevo far disputare novanta minuti a tutti gli elementi in rosa. L’importante è che nessuno si sia fatto male. Ho avuto buone indicazioni ma anche tante cose da migliorare in un campionato lungo nel quale dobbiamo crescere partendo però dalle buone risposte avute nelle prime due uscite.
Fasce? Ci possono essere dei cambi. Tutti devono sentirsi protagonisti e all’interno del progetto così come non ci saranno dei titolarissimi. Arriverà a breve un tour de force dove servirà l’apporto di tutti e avere ricambi di qualità è fondamentale.
Jallow? Serve pazienza. E’ stato fuori con la Nazionale e ha avuto un’estate travagliata. Bisogna aspettarlo perché ha grandissime qualità. Non essendo al 100% non può mettere in grande risalto la velocità e l’accelerazione nel breve”.