Venezia-Salernitana 1-0, di seguito le pagelle granata:
Micai 8. Tiene in vita i suoi con almeno 4 interventi determinanti. Non può nulla sulla rete di Modolo, ma risponde presente su Bocalon e Lombardi, poi su Domizzi. Si supera sul rigore di Bentivoglio, è l’eroe di giornata.
Pucino 6,5. Ci prova su punizione, senza impensierire Vigorito. Dietro non bada a fronzoli, prova a spazzare tutto quello che passa dalle sue parti. Perfetto dagli undici metri.
Mantovani 6,5. Ingaggia un duello rusticano con Rossi, sono entrambi giovani ed esuberanti. Diverse chiusure in bello stile, in una gara di una sofferenza assoluta.
Migliorini 7. Un muro, dalle sue parti non si passa. Di testa svetta su ogni avversario, concede poco e nulla a Bocalon, contiene senza grossi problemi anche Zigoni.
Lopez 5. Abbocca troppo facilmente alla finta di Modolo, che lo salta secco e infila l’1-0. In precedenza un suo colpo di testa per poco non manda in porta Bocalon, soffre troppo nonostante l’impegno.
Minala 3. L’eroe del Partenio rischia di diventare l’uomo della retrocessione. Un’espulsione folle, regala la superiorità numerica a Venezia pochi minuti dopo il vantaggio con una gomitata stupida e inutile. Il riassunto della sua terza avventura in granata, totalmente fallimentare.
Di Tacchio 7,5. Uomo ovunque e tutto cuore di questa Salernitana, non tira mai la gamba, soffre per 120′, recupera palloni, ci prova anche dalla distanza. E’ uno degli unici a meritare gli applausi a fine stagione, se non altro per la sua generosità e serietà. Dal dischetto decreta ufficialmente la salvezza della Salernitana.
Odjer 6,5. Costretto a un lavoro doppio in fase di non possesso dopo l’espulsione di Minala. Gara di una generosità pazzesca, a tratti anche intelligente. Ci prova con un tiro dalla distanza che Domizzi devia in corner. (Mazzarani sv).
A. Anderson 5,5. Da esterno fatica a entrare in partita, meglio dopo l’espulsione di Minala, quando si accentra e tra le linee impensierisce Vicario. Ci prova due volte col sinistro, con poca fortuna. (Orlando 6,5. Tanta generosità, non riesce mai a rendersi pericoloso, però fa quasi sempre la cosa giusta).
Djuric 7. Un gigante che le prende tutte di testa, diventa prezioso dopo l’inferiorità numerica, per far salire la squadra e far respirare i compagni. Lotta finché può, chiede il cambio stremato, ma è tra i migliori pur senza impensierire mai Vicario (Calaiò 6. Due errori in uscita che fanno imbestialire i tifosi, ma è freddo dal dischetto).
Casasola 5,5. Avanti fallisce l’esame da attaccante esterno, meglio quando passa sulla linea dei centrocampisti prima e dei difensori poi. Chiude con il corpo su una pericolosa conclusione dei veneti.
All. Menichini 6,5. Ricomincia da tre. Terza avventura sulla panchina in granata, e terzo obiettivo centrato. Questo è senza dubbio il più difficile, il più sofferto. Minala gli rovina i piani nel primo tempo, lui è bravo a tenere alta la concentrazione dei suoi, poi la lotteria dei rigori lo premia.