Immobile, Pedro e Luis Alberto, tre loro giocate di qualità in attacco, come se ne vedono tante in serie A, hanno steso la fragile Salernitana battuta per 3 a 0 dalla Lazio a Roma, alla presenza sugli spalti di circa 6.000 tifosi granata che hanno incitato in maniera incessante i loro beniamini, loro si degni della massima serie.
Al Napoli, nel match precedente all’Arechi, era bastato molto meno per avere la meglio dei granata; Zielinski, al termine di un’azione offensiva insistita, ha stoppato e tirato rasoterra, battendo Belec che ha solo toccato il pallone senza deviarne in maniera decisiva la traiettoria. E’ finita 1 a 0.
Errori difensivi madornali sono la concausa delle sconfitte della Salernitana in entrambe le gare. I calciatori avversari, di grosso spessore tecnico, sono stati spesso lasciati soli in area di rigore, con un blando ed improbabile marcamento a zona. Difensori spesso ammucchiati tra loro, a difesa schierata, e avversari liberi di piazzare il colpo.
Gli errori individuali, inoltre, vedi disastrosa prestazione di Gyomber con la Lazio, insieme alle numerose palle perse in fase offensiva e a centrocampo, hanno completato l’opera. In serie A non sono ammesse distrazioni ed errori ed inoltre è importante assumere un atteggiamento tattico e caratteriale adeguato.
Gli incoraggianti progressi, in termini di gioco, che la Salernitana ha iniziato a palesare già con Castori allenatore e che hanno fruttato due vittorie con Genoa e Venezia ed il pareggio col Verona, sono ora solo un ricordo. E’ in atto una evidente involuzione della squadra granata. Una metamorfosi in negativo.
Il solo Ribery non basta, predica nel deserto. Inoltre, giocando con due punte in aggiunta al fuoriclasse francese, il peso in fase di copertura per centrocampo e difesa diventa insostenibile. Forse c’è da correggere qualcosa a livello tattico, almeno contro le grandi squadre, mentre la soluzione con due attaccanti e un fantasista potrebbe andare bene contro le dirette concorrenti per la salvezza.
Nei prossimi due match la squadra allenata da Colantuono si giocherà, in maniera decisiva, la permanenza in serie A. Incontrerà infatti la Sampdoria all’Arechi, terzultima in classifica, e il Cagliari in trasferta, ultimo in classifica.
Dopo di che dovrà affrontare i proibitivi match con Juventus, Milan, Fiorentina e Inter. Se non otterrà almeno 4 punti nei prossimi due turni di campionato, quindi, difficilmente potrà poi riagganciare la zona salvezza.
Intanto, ai deludenti risultati dal campo, fa da contraltare l’assenza assoluta di novità nel campo societario. I trustee e l’Amministratore Marchetti tacciono, probabilmente perché non ci sono offerte concrete per l’acquisto della Salernitana. Questa situazione non aiuta di certo i calciatori ad avere più forti motivazioni ed è deprimente per l’intero ambiente.
Tabellino e pagelle
Lazio-Salernitana 3-0
LAZIO (4-3-3): Reina; Hysaj, Luiz Felipe (28′ st Patric), Acerbi, Marusic; S. Milinkovic (33′ st Basic), Cataldi (33′ st Leiva), L. Alberto; F. Anderson (37′ st Zaccagni), Immobile, Pedro. A disposizione: Adamonis, Akpa Akpro, Escalante, Moro, Muriqi, Radu, Romero, Strakosha. Allenatore: Sarri.
SALERNITANA (4-3-1-2): Belec 5; Zortea 5,5 (34′ st Veseli), Gyomber 4,5, Strandberg 5, Ranieri 5,5; Schiavone 5,5 (34′ st Kechrida), Di Tacchio 5, Obi 5 (18′ st L. Coulibaly); Ribery 5,5; Bonazzoli 5,5 (18′ st Gondo), Simy 5 (1′ st Djuric). A disposizione: Bogdan, Delli Carri, De Matteis, Fiorillo, Gagliolo, Jaroszynski, Vergani. Allenatore: Colantuono 5.
ARBITRO: Rapuano di Rimini.
MARCATORI: 31′ pt Immobile , 36′ pt Pedro, 24′ st L. Alberto.
NOTE: Ammoniti: Cataldi (L); Gyomber, Obi (S). Recupero: 1′ pt – 0′ st.