Due episodi identici, uno in Roma Genoa, l’altro in Inter Milan, due decisioni diametralmente opposte. Nel primo caso, da un presunto fallo, non fischiato dall’arbitro, nasce l’azione che porta al gol Zaniolo. Nel secondo caso, da un presunto fallo, non fischiato dall’arbitro, nasce l’azione del gol di Giroud.
Il VAR, nel primo match in esame, incredibilmente e prendendo una cantonata in quanto non previsto dal regolamento, interviene, costringe l’arbitro Abisso a rivedere l’azione e lo induce a ritornare sui suoi passi annullando la rete. Nel secondo caso, invece, il VAR, rispettando il regolamento, non interviene e la decisione dell’arbitro Guida di concedere il gol non fa una piega. Ma parliamone nel dettaglio.
Primo episodio. Roma – Genoa 0-0, gol annullato di Zaniolo. Davanti agli occhi di Abisso, Abraham s’incunea fra due genoani e pesta il piede destro di Vasquez in maniera del tutto involontaria. Siamo intorno al 90’, il direttore di gara, in buonissima posizione, fa proseguire l’azione e Zaniolo realizza uno splendido gol. Dalla rete nasce un’esultanza che dura quasi tre minuti con Zaniolo sotto la curva che si toglie la maglia, abbracciato dai compagni.
Abisso al rientro in campo lo ammonisce, mentre l’intervento del “varista” Nasca (OFR) porta a cancellare il gol dell’1-0 dopo tempi biblici. Al 95′ poi oltre al danno la beffa, la reazione di Zaniolo, passato dalla gioia sfrenata allo stupore: lo sfogo, senza gesti ma emotivo, avviene con una parola di troppo (“Che c… hai fischiato, che cosa hai fischiato” dice il romanista), Abisso mostra il rosso diretto anziché argomentare per placare la situazione. E questo appare eccessivo.
Inter-Milan 1-2 — la partita che di fatto ha riaperto il campionato — contatto fra Sanchez e Giroud al 29’ della ripresa. Inzaghi: «Sull’1-1 ci siamo innervositi perché c’era un fallo su Sanchez. Non penso che cada da solo…». Di diverso avviso è stato però l’arbitro Guida che ha lasciato proseguire l’azione e sulla palla persa del cileno a centrocampo è arrivato l’1-1 proprio di Giroud, cui è seguito poco dopo il 2-1 definitivo. Ma ha ragione Inzaghi a protestare?
In un caso simile, la valutazione spetta al direttore di gara, che deve considerare dinamica e intensità del contrasto (di gioco) e regolarsi di conseguenza. Guida dunque lascia correre e il Var non può intervenire proprio perché la valutazione dell’episodio spetta solo all’arbitro. Nel primo caso, invece, non è andata così.
Questi due episodi, insieme ad altri, vedi rete di Messias clamorosamente annullata al Milan nel match con lo Spezia per la disattenzione dell’arbitro Serra che non ha applicato la regola del vantaggio fischiando un fallo immediatamente precedente al gol, dimostrano che c’è qualcosa che non funziona nelle direzioni di gara del campionato italiano di calcio di serie A 2021/2022.
La conseguenza è che, mai come quest’anno, la decisione di far disputare “gare farsa” giocoforza, nonostante le tante assenze in diverse squadre per contagi da covid-19, i gravi errori arbitrali nonché la diversità d’interpretazione del regolamento, con inopportuni e incoerenti interventi del VAR, stanno falsando il campionato, sia per lo scudetto, sia per la zona salvezza.