Dall’andamento del match Salernitana Venezia, conclusosi sul risultato di 2-1 per i padroni di casa, risulta evidente che la squadra allenata da Davide Nicola sta lottando non solo contro gli avversari che scendono in campo, ma anche contro un calendario che li vede costretti a giocare tre partite in sette giorni, nel momento decisivo della stagione.
Nel primo tempo, infatti, la squadra granata ha messo sotto i lagunari, mettendo a segno il gol del vantaggio al 7° su calcio di rigore realizzato da Bonazzoli e, successivamente, ha sfiorato il raddoppio in almeno tre circostanze con Ederson, Gyomber, Djuric e Radovanovic. Nel secondo tempo, invece, è venuto fuori il Venezia, che aveva avuto comunque due giorni di riposo in più dall’ultimo match, che ha trovato il pareggio e creato qualche altro pericolo per la porta difesa da Sepe, approfittando del calo fisico degli avversari.
Al minuto 17 della ripresa, Nicola è dovuto correre ai ripari, sostituendo l’infortunato Sepe con Belec e gli esausti Bonazzoli e L. Coulibaly con Verdi e Kastanos. Queste scelte del tecnico hanno consentito alla Salernitana di riagguantare la vittoria grazie alla splendida rete messa a segno al 22° minuto da Verdi, in seguito ad una azione offensiva insistita. Al 39° minuto, inoltre, dentro Perotti per Djuric e Ruggeri per Zortea.
La decisione della Lega di far giocare la gara di recupero con il Venezia il 5 maggio grida vendetta, in considerazione che il 2 maggio la Salernitana ha giocato a Bergamo e l’8 maggio dovrà giocare con il Cagliari. Tre partite in sette giorni e, per giunta, contro due avversarie dirette nella lotta per la salvezza: questa è una situazione che supera il limite della decenza.
Domenica si affronteranno allo stadio Arechi di Salerno, in un match da ultima spiaggia, da dentro o fuori, due squadre che al fischio d’inizio non saranno ben allineate sulla linea di partenza. Il Cagliari, che avrà avuto più di una settimana intera per recuperare energie e preparare la partita, rispetto alla Salernitana che di giorni di recupero atletico ne avrà solo due, parte nettamente avvantaggiato.
Ma Davide Nicola ed i suoi calciatori, con l’aiuto della torcida dell’Arechi, hanno comunque grandi motivazioni, qualità tecniche e tanto spirito di sacrificio e possono, quindi, affrontare questo antisportivo tour de force con ottime possibilità di centrare l’obiettivo. La squadra gioca con coraggio, con atteggiamento propositivo e la giusta dose di sfrontatezza, consapevole delle sue qualità.
Ci preme evidenziare, inoltre, l’unità d’intenti e la grande coesione del gruppo. Belec con due uscite provvidenziali e Perotti con le sue giocate efficaci hanno dato un contributo determinante alla vittoria con il Venezia, pur avendo giocato solo una decina di minuti. Stesso discorso per Verdi, autore del gol del raddoppio, Kastanos e Ruggeri.
La Salernitana rinforzata a gennaio dal Direttore Sportivo Walter Sabatini su input del Presidente Danilo Iervolino è una squadra che merita di rimanere in serie A. Negli ultimi sei turni di campionato ha dimostrato grandi qualità tecniche e una notevole forza atletica e caratteriale. In panchina c’è un allenatore di grande spessore e sugli spalti un pubblico favoloso. Con il Venezia erano in 25.000 a spingere la squadra verso la vittoria.
Domenica prossima si prevede il sold-out all’Arechi, con un tifo ancora più assordante e trascinante. Il Cagliari sarà avversario tosto e temibile, soprattutto perché si gioca tutte le chance salvezza a Salerno e parte avvantaggiato sotto l’aspetto atletico per i motivi che abbiamo già esposto.
La Salernitana dovrà essere brava a dosare le energie e giocare con esperienza e raziocinio, avendo due risultati a disposizione, visto il punto di vantaggio in classifica rispetto agli isolani. Sarà fondamentale non perdere, nella consapevolezza che il clima infuocato che accoglierà i giocatori in campo nel principe degli stadi potrebbe, almeno in parte, colmare il gap di preparazione al match che penalizza in partenza la Salernitana.
Salernitana – Venezia 2 – 1
Reti: 7′ pt Bonazzoli (S), 14′ st Henry (V), 22′ st Verdi (S).
Salernitana: Sepe (17′ st Belec), Bonazzoli (17′ st Verdi), Djuric (39′ st Perotti), Ederson, Bohinen, Radovanovic, Fazio, Coulibaly L (17′ st Kastanos), Zortea (29′ st Ruggeri), Gyomber, Mazzocchi. All. Davide Nicola
A disposizione: Russo, Di Tacchio, Obi, Dragusin, Capezzi, Gagliolo, Mikael.
Venezia: Maenpaa, Aramu, Henry, Svoboda (30′ st Nsame), Caldara, Ceccaroni, Mateju (39′ st Johnsen), Peretz (18′ st Busio), Ampadu, Haps (1′ st Ullmann), Okereke (18′ st Crnigoj), All. Andrea Soncin
A disposizione: Bertinato, Tessmann, Fiordilino, Nani, Cuisance, Kiyine, Makadji.
Arbitro: Maurizio Mariani di Aprilia.
Assistenti: Alessandro Costanzo (sez. Orvieto) – Matteo Passeri (sez. Gubbio).
IV Uomo: Luca Massimi (sez. Termini).
Var: Gianluca Aureliano (sez. Bologna).
Assistente Var: Alberto Santoro (sez. Messina).
Ammoniti: Ederson, Bohinen (S), Ceccaroni, Mateju, Svoboda, Busio, Ampadu (V).
Espulsioni: Ampadu (V).
Angoli: 6 – 4
Recupero: 2′ pt, 5′ st.
Spettatori: 22200