Il risultato di parità, 1-1 tra Salernitana e Cagliari, è giusto, per quanto espresso in campo dalle due squadre. E’ stato il Cagliari ad aver avuto le migliori occasioni da gol nel corso del match, al 14° con Pavoletti di testa che ha sfiorato la traversa, al 21° con Joao Pedro che ha saltato Gyomber e solo davanti a Sepe lo ha graziato e con Grassi al 75° che ha colpito il palo con un tiro a giro dal limite e poi al 98° il colpo di testa vincente su corner di Altare con la complicità di Sepe che ha deviato debolmente in porta.
Per la Salernitana, oltre alla bella azione personale di Kastanos al 65° che ha fruttato il calcio di rigore realizzato da Verdi, registriamo solo un altro pericolo all’81° con Ederson che di testa ha messo a lato di poco e una ripartenza due contro uno mancata per un soffio nei minuti finali.
Quello che però lascia l’amaro in bocca in casa Salernitana è aver preso gol, per l’ennesima volta, negli ultimi secondi della partita. Era già capitato in altre tre circostanze in questo campionato, l’ultima a Bergamo con l’Atalanta. Ma questa volta i due punti persi al fotofinish sono pesantissimi, perché avrebbero consentito ai granata di giocare i prossimi due match con grande tranquillità. La salvezza sarebbe stata veramente ad un passo.
Un altro rammarico, non dichiarato né da Davide Nicola, né da Walter Sabatini a fine match, ma che ci sentiamo di dover evidenziare, è l’evidente stanchezza atletica con cui la squadra granata è arrivata a questa gara decisiva, dopo tre partite giocate in sette giorni, mentre il Cagliari aveva giocato l’ultimo match ben otto giorni prima. La differenza di freschezza atletica si è vista tutta.
Peccato, ma non c’è tempo per i rimpianti. La Salernitana è comunque artefice del suo destino da qui alla fine del campionato. Dovrà giocarsi la salvezza in trasferta ad Empoli, contro una delle squadre che gioca il più bel calcio della serie A, e poi, nell’ultima di campionato, all’Arechi contro l’Udinese, altra squadra molto forte e di grandi qualità tecniche.
Entrambe le squadre non hanno più granché da chiedere al campionato, ma non regaleranno nulla ai granata, per chiudere in bellezza il torneo, per loro molto positivo. La Salernitana dovrà dare il meglio di sé per racimolare quei 3 – 4 punti che ancora le servono per raggiungere l’obiettivo tanto insperato fino a poco tempo fa, ma ora tanto agognato e meritato. Serve almeno un’altra vittoria.
I risultati delle dirette concorrenti nella lotta alla salvezza, in particolare la vittoria inaspettata e per certi versi incredibile del Genoa con la Juve e la vittoria del Venezia con il Bologna, riaccendono speranze di salvezza in tutte e quattro le squadre che occupano le ultime posizioni in classifica e creano qualche preoccupazione anche a Spezia e Sampdoria, appaiate a 33 punti.
Verosimilmente la quota salvezza, a questo punto, è a quota 34, ma potrebbero bastare anche 33 punti in relazione agli scontri diretti ed alla conseguente classifica avulsa. Riteniamo difficile che Cagliari e Genoa riescano a vincere con Inter e Napoli e poi bissare il successo nel match finale con avversari più abbordabili (Venezia e Bologna), guadagnando ancora sei punti che porterebbero il Genoa a 34 e il Cagliari a 35 punti.
Volendo concedere 4 punti nelle prossime due partite ad entrambe, chiuderebbero rispettivamente il Genoa a 32 ed il Cagliari a 33 punti. La Salernitana, quindi, in tal caso dovrebbe racimolare almeno altrettanti punti con un pareggio e una vittoria per mettere al sicuro la permanenza in serie A.
Ma al di là di questi calcoli aritmetici, conoscendo Davide Nicola, quello che la Salernitana farà nelle prossime due decisive gare di campionato, sarà dare il meglio di sé, giocare a calcio con convinzione, organizzazione e determinazione, tentare di fare risultato pieno in entrambi i match, senza pensare a quello che faranno le avversarie dirette nella lotta salvezza.
Lo stadio Arechi, oggi affollato da 30.000 cuori granata che hanno fatto un tifo assordante, ancora un volta sarà chiamato a dare il meglio di sé nell’ultima gara del campionato con l’Udinese, ma siamo sicuri che anche nel match di sabato prossimo a Empoli ci sarà un esodo di tifosi salernitani che faranno sentire la loro voce e spingeranno la squadra verso la salvezza.
La Salernitana questa volta avrà, finalmente, sei giorni a disposizione per preparare il match in terra toscana. Davide Nicola dovrà fare i conti con la squalifica di Bohinen, centrocampista fondamentale negli schemi di gioco, e di Ribery espulso dalla panchina per proteste. Inoltre il tecnico, con l’aiuto del suo staff, dovrà lavorare molto sul recupero di energie psico-fisiche dei calciatori.
Salernitana – Cagliari 1 – 1
Reti: 23′ st rig. Verdi (S), 54′ st Altare (C).
Salernitana: Sepe, Ruggeri (35′ st Zortea), Verdi (39′ st Perotti), Djuric (35′ st Bonazzoli), Ederson, Bohinen (15′ st Kastanos), Radovanovic, Fazio, Coulibaly L., Gyomber, Mazzocchi. All. Davide Nicola
A disposizione: Belec, Russo, Ribery, Di Tacchio, Obi, Dragusin, Gagliolo, Mikael.
Cagliari: Cragno, Rog (14′ st Marin), Pedro, Bellanova, Deiola (26′ st Pereiro), Altare, Lykogiannis, Ceppitelli (34′ st Baselli), Grassi, Pavoletti (26′ st Balde’), Lovato. All. Alessandro Agostini
A disposizione: Aresti, Radunovic, Goldaniga, Strootman, Zappa, Dalbert, Walukiewicz, Carboni.
Arbitro: Marco Di Bello di Brindisi.
Assistenti: Daniele Bindoni (sez. Venezia) – Giovanni Baccini (sez. Conegliano).
IV Uomo: Ivano Pezzuto (sez. Lecce).
Var: Paolo Mazzoleni (sez. Bergamo).
Assistente Var: Filippo Meli (sez. Parma).
Ammoniti: Bohinen, Zortea, Radovanovic, Perotti, Gyomber,(S), Pavoletti, Cragno (C).
Espulsioni: Ribery (S), Radunovic (C).
Angoli: 7 – 6
Recupero: 1′ pt, 6′ st.