Il gol messo a segno da Altare del Cagliari all’89° minuto ed il rigore sbagliato da Perotti a pochi minuti dal 90° nella gara di Empoli non hanno consentito alla Salernitana allenata da Davide Nicola di raggiungere con una giornata d’anticipo la salvezza ed ora costringeranno la squadra granata a dover vincere a tutti i costi nell’ultima di campionato all’Arechi con l’Udinese.
Il Cagliari, diretto concorrente nella lotta salvezza che ormai è un discorso a due, sarà impegnato, nel prossimo turno, a Venezia, giocando contro una squadra già matematicamente retrocessa. In considerazione della partita gagliarda giocata dai sardi all’Arechi, c’è da giurarci che andranno in laguna per vincere, nella speranza che la Salernitana non vada oltre il pareggio con l’Udinese.
In tal caso, terminando entrambe a quota 32, per l’esito della classifica avulsa, si salverebbe la squadra rosso blu. Per mettersi al riparo da ogni sorpresa, dunque, la Salernitana è costretta a giocarsi tutto con i friulani. Siamo sicuri che il Venezia vorrà chiudere in bellezza la stagione, pur se culminata nella retrocessione, anche perché vincendo con il Cagliari potrebbe scavalcare sia il Genoa che i sardi, chiudendo il campionato non in ultima posizione.
Ma nel calcio, si sa, può succedere di tutto. Le gare sono sempre aperte a qualsiasi risultato e, spesso, le motivazioni più forti fanno la differenza. Quindi bando ai calcoli ed alle tattiche attendiste in casa granata. Con l’Udinese bisogna vincere e basta. Conoscendo la mentalità di Nicola, siamo sicuri che questo sarà l’imperativo categorico nel match con i friulani.
La gara non vinta ad Empoli, sia per le parate, alcune miracolose di Vicario, sia per il penalty fallito da Perotti, è stata giocata con raziocinio e determinazione dalla Salernitana, contro un avversario pericoloso ed insidioso che ha avuto diverse occasioni per segnare altri gol. Una gara giocata a viso aperto da entrambe le squadre.
In casa granata va segnalata l’ammonizione pesante di Ederson che sarà squalificato per il prossimo match. Un’assenza pesante, dopo quella di Bohinen, per lo stesso motivo, con l’Empoli che si è fatta sentire non poco in campo. Nicola, nel match del Castellani, ha mescolato le carte, cambiando un po’ il volto alla squadra, mettendo in campo Obi e Kastanos dal primo minuto.
Nel secondo tempo ha fatto il suo ingresso in campo Mamadou Coulibaly, dopo un lungo periodo di assenza per infortunio, e si è subito rivelato determinante con giocate offensive efficaci, tanto da guadagnare il calcio di rigore. Potrebbe essere proprio lui l’uomo della provvidenza in casa granata. Le sue qualità e la sua prestanza fisica potrebbero fare la differenza nella gara conclusiva e decisiva della stagione.
Empoli – Salernitana 1 – 1
Reti: 31′ pt Cutrone (E), 31′ st Bonazzoli (S).
Empoli: Vicario, Romagnoli, Verre (32′ st La Mantia), Cutrone (12′ st Bajrami), Asllani, Bandinelli (28′ st Henderson), Zurkowski (28′ st Benassi), Stojanovic, Luperto, Parisi (32′ st Cacace), Pinamonti. All. Aurelio Andreazzoli
A disposizione: Ujkani, Furlan, Stulac, Fiamozzi, Ismajili, Baldanzi, Viti.
Salernitana: Sepe, Verdi (34′ st Perotti), Djuric, Ederson, Radovanovic, Fazio, Coulibaly L. (1′ st Ruggeri), Kastanos (8′ st Bonazzoli), Obi (17′ st Zortea), Gyomber, Mazzocchi (34′ st Coulibaly M.). All. Davide Nicola
A disposizione: Russo, Belec, Di Tacchio, Dragusin, Capezzi, Gagliolo, Mikael.
Arbitro: Davide Massa di Imperia.
Assistenti: Giorgio Peretti (sez. Verona) – Stefano Alassio (sez. Imperia).
IV Uomo: Matteo Marcenaro (sez. Genova).
Var: Marco Di Bello (sez. Brindisi).
Assistente Var: Eugenio Abbattista (sez. Molfetta).
Ammoniti: Henderson, La Mantia (E), Radovanovic, Ederson (S).
Angoli: 3 – 10
Recupero: 5′ st.