La Givova Scafati rende noto che il team e lo staff si è radunato questo pomeriggio al PalaMangano, alle ore 17:00.
Tutti presenti tra atleti e staff tecnico, dirigenziale, amministrativo e sanitario. Assenti solo gli atleti statunitensi che per motivi legati al visto ed ai voli transoceanici, si uniranno al gruppo nell’arco di questa settimana.
Ad accogliere la squadra e a fare l’onore di casa il general manager Gino Guastaferro: «Vi do il benvenuto e vi accolgo a Scafati, portandovi i saluti della proprietà, in particolare di Nello ed Enrico Longobardi, del presidente Alessandro Rossano e di Giovanni Acanfora, titolare del title sponsor Givova. Ai veterani del gruppo chiedo di fungere da chioccia ai nuovi arrivati, a coloro che si aggregheranno nei prossimi giorni e soprattutto ai più giovani.
E’ giunta l’ora di resettare tutto quello che abbiamo fatto fino a giugno scorso, perché è il momento di cominciare da zero e dare più del 100% per riuscire ad imporsi anche in massima serie. Abbiamo tutte le carte in regola per poter disputare un buon campionato, ma tutto dipenderà da noi e da quello che riusciremo a dimostrare sul campo, lavorando con impegno, dedizione, sacrificio ed abnegazione, sperando di poter disporre quanto prima del PalaMangano».
Presentato alla squadra e allo staff proprio dal g. m., il neo assessore allo sport di Scafati, Laura Semplice, ha portato i saluti dell’amministrazione comunale sciorinando ottimismo e fiducia : «Il progetto di restyling del PalaMangano è pronto, manca solo l’approvazione del bilancio per trasferire i fondi sull’apposito capitolo di bilancio.
A questi, grazie al lavoro della ragioneria e dell’ufficio tecnico saranno aggiunti altri fondi che stiamo cercando di intercettare. Ci stiamo impegnando affinché la prima partita casalinga di campionato possa disputarsi al PalaMangano: è un impegno che assumo di fronte alla società, ai tifosi e alla società tutta».
Soddisfatto per il lavoro fatto nella costruzione della squadra, coach Alessandro Rossi mostra di avere le idee chiare: «E’ un grande piacere essere tornato qui a Scafati ed aver rivisto quelle facce amiche che ci danno la spinta a fare bene qui a Scafati.
L’entusiasmo con cui abbiamo chiuso la stagione precedente ci dovrà accompagnare anche in questo nuovo inizio. Dobbiamo lavorare giorno dopo giorno, ora non dobbiamo pensare ai risultati, ma dobbiamo capire che squadra siamo e che squadra possiamo diventare. Dobbiamo conoscerci in fretta, per capire dove possiamo arrivare e capire quali saranno le nostre principali caratteristiche».
A suonare la carica è il capitan0 gialloblù Riccardo Rossato: «Per noi che abbiamo vinto il campionato a giugno abbiamo vissuto con grande emozione il ritorno a Scafati. Siamo carichi e vogliosi di iniziare questo campionato di serie A, con l’entusiasmo della mia prima volta. Ho sempre sognato di giocare in massima serie e poterlo fare a Scafati, dove sto bene da tanti anni, mi riempie di orgoglio.
La squadra è un buon mix di giovani ed esperti del campionato, che può tranquillamente conquistare la permanenza nella categoria. Ci affideremo all’esperienza degli americani, ma di sicuro tutti daremo battaglia e cercheremo di raggiungere quanto prima l’obiettivo che ci siamo prefissati».
Le prime fasi del lavoro saranno affidate alla preparazione fisica del prof. Elia Confessore: «Sono felicissimo di ricominciare, da oggi impareremo a conoscerci, a prendere le misure e preparare fisicamente al meglio la squadra in vista dell’inizio del campionato. Il mio compito è di supporto agli allenatori, gestire i carichi di lavoro e far crescere la condizione del gruppo: un lavoro di qualità oltre che di quantità. Al di là dei valori, l’impronta sarà la stessa della passata stagione: siamo una squadra energica, che dovrà dare sempre il massimo, con cuore e cervello».
L’unico volto nuovo della giornata è quello di Aristide Landi: «L’impatto è stato positivo, c’è voglia di iniziare e conoscere i nuovi compagni, nell’attesa che si integreranno gli americani nei prossimi giorni. Ci vorrà un po’ per trovare la migliore condizione fisica per via di qualche acciacco di cui sono stato vittima alla fine della passata stagione. Conosco tutti i miei nuovi compagni, in particolare Ikangi e Monaldi, con cui ho avuto il piacere di giocare in nazionale».