“L’usignolo di Roscigno ovvero la leggenda del cavalier Francesco Mazzeo”. Al via dalle antiche pietre di Roscigno vecchia la sezione teatrale I Borghi Invisibili di ‘A Chiena Festival. Domani 20 agosto la narrazione si sposterà a Palomonte, mentre a Campagna si esibirà il violinista Giuseppe Gibboni con Orchestra Sinfonica Internazionale della Campania diretta da Leonardo Quadrini
La XXXV edizione de’ “’A Chiena”– Intervento co-finanziato dal POC Campania 2014-2020 . Rigene- razione urbana, politiche per il turismo e la cultura. Programma unitario di percorsi turistici di tipo culturale, naturalistico ed eno-gastronomico di portata nazionale e internazionale – ci porterà dal 18 agosto al 17 dicembre in giro sui sentieri naturali e interiori della provincia salernitana, per conoscere la nostra storia, le nostre tradizioni, la nostra musica, il nostro artigianato, la nostra terra, la nostra lingua, per costruire finalmente una nostra identità.
Il messaggio dell’intero cartellone, firmato da Antonello Mercurio, è chiaro ed iridescente, come quello delle arti perché realizzati con spirito di fiducia, nella speranza di stimolare, in particolare nelle giovani generazioni quell’impennata di orgoglio per le proprie radici, strabilianti, e diverse. E nel dire le cose, nel dire il silenzio presente nel romanzo delle cose, i cinque sensi nel loro domandare devono riaccendere la meraviglia. Venti appuntamenti ci porteranno a riscoprire borghi invisibili, quali Roscigno Vecchia, Serre, Palomonte, San Cipriano Picentino, amministrazioni guidate da sindaci che con Campagna capofila credono fermamente che le bellezze di ieri possano essere volàno per il futuro.
“E’ un progetto che sposa in toto – ha dichiarato il sindaco di Campagna Roberto Monaco – l’idea di turismo della Regione che intende allungare la stagione turistica e destagionalizzando eventi prestigiosi, come quello che ospiteremo a Campagna il 20 agosto, con il nostro concittadino Giuseppe Gibboni Premio Paganini 2021”.
Venerdì 19 agosto in Roscigno Vecchia alle 21,30 verrà inaugurata la sezione teatrale Borghi Invisibili, affidata alla creatività e alla regia di Pasquale De Cristoforo. I borghi hanno un fascino particolarissimo, sono pieni di vissuti antichi e vuoti d’abitanti. C’è un gran da fare per rendere loro giustizia e dare alle nuove generazioni una possibilità di riscoprirli nelle loro memorie più antiche. Ecco, allora, che si è pensato di affidare ad un bravo scrittore salernitano, Domenico Notari, la scrittura di quattro racconti che potessero far rivivere antiche “fole” dei quattro borghi interessati dal progetto: Roscigno, Palomonte, Serre e San Cipriano Picentino.
Insieme ai racconti letti dallo stesso Pasquale De Cristofaro, ci saranno tanti giovani musicisti che con la loro musica faranno vivere alcun angoli di questi splendidi borghi, mentre i visitatori nel breve ma intenso percorso, saranno accompagnati dagli attori Gabriele Bacco, Michela Ventre e Mario De Caro che interpreteranno una breve e lieve drammaturgia dedicata alla luna, agli amori e all’incanto della poesia. Per Roscigno Domenico Notari ha messo per iscritto “L’usignolo di Roscigno ovvero la leggenda del cavalier Francesco Mazzeo”, allievo e collaboratore del Principe Raimondo di Sangro, ritornato da Napoli al Borgo per catalogare, incaricato da Ferdinando II di rilevare la flora delle nostre zone e di riprodurla con le tecniche di Linneo per un volume, che sarebbe uscito edito dalla Stamperia Reale.
Un canto misterioso proveniente dal laghetto formatosi a causa di una frana e una donna dal canto di un rosignuolo o di una sirena. Lontane non sono la Lighea di Tomasi di Lampedusa e la Gelsomina di Domenico Notari Una vita che circolarmente si conclude con l’abbraccio e il silenzio dell’acqua in una ricerca d’amore urano per la scienza e amor profano, nella scena avara di luce, le parole risuoneranno concatenate le une alle altre, appariranno un “armonioso fluire di orgoglio e insolenza”, in quel lago che restituirà solo il corpo dell’assassino Medardo. “O rabido ventare di scirocco che l’arsiccio terreno gialloverde bruci….” scrive Montale e una voce, un canto, un fruscio continuano a giungerci dal lago scomparso.
Sabato 20 agosto ore 21,30, l’appuntamento è nella Cattedrale di Campagna, dove il violinista Giuseppe Gibboni torna ad esibirsi, da vincitore del Premio Paganini con l’ Orchestra Sinfonica Internazionale della Campania diretta da Leonardo Quadrini, in un luogo simbolico per i suoi concittadini, per donar loro la sua speciale interpretazione del I concerto del genio genovese.
Il 20 agosto Borghi Invisibili toccherà Palomonte, Serre ospiterà lo spettacolo il 22 agosto, mentre il tour si chiuderà in autunno nello scenario di San Cipriano Picentino, il 21 settembre.