Quando il pressing alto ad ogni costo diventa un suicidio tattico, soprattutto in serie A. Così potremmo descrivere la debacle che la Salernitana ha subito con il Sassuolo. Un 5-0 che è pesante da digerire ma non deve demoralizzare più di tanto i calciatori e lo staff tecnico della squadra granata.

Dopo un inizio promettente della squadra allenata da Nicola, che ha avuto anche un’occasione con Piatek, lanciato a rete da Dia, intorno all’11° minuto, L. Coulibaly dopo un pressing alto sui difensori romagnoli si è visto scavalcare da un passaggio filtrante per Thorstvedt che, non contrastato da alcun avversario, ha avuto campo libero nell’avanzare fino a quasi il limite dell’area, servire Lauriente’ sulla sinistra che con un colpo da biliardo ha beffato Bronn, suo diretto marcatore, e Sepe, portando il Sassuolo in vantaggio.

Al 15° minuto, ancora un inserimento micidiale di Thorstvedt ha portato il Sassuolo vicino al raddoppio, ma Sepe con un intervento molto impegnativo è riuscito a tenere a galla la Salernitana. A centrocampo e davanti alla difesa i granata hanno lasciato troppi spazi agli avversari che per caratteristiche tecniche e qualità non aspettavano altro che infilarvisi in velocità.

Salernitana pericolosa al 24° con Vilhena che ha servito Dia in area. Il tiro dell’attaccante granata è stato respinto da una parata strepitosa di Consigli. La squadra granata, in questa fase, ha abbassato un po’ il baricentro ed assunto una tattica più attendista e meno dispendiosa in fase di non possesso, mentre in fase offensiva Vilhena è andato a posizionarsi dietro le punte.

Coulibaly in un contrasto a centrocampo

Il Sassuolo, in questa fase, è rimasto sornione ad aspettare la Salernitana ed al 31° Lauriente’ con una progressione velocissima, dopo un contrasto vinto su Maggiore, si è involato in area e per poco non è riuscito ad andare a rete per il ritorno di Lovato e la parata di Sepe. Ancora una volta, come la Salernitana ha tentato di alzare il baricentro, ha subito delle ripartenze micidiali degli avversari.

La squadra ospite non si è data per vinta e al 33° un bello scambio tra Mazzocchi e Dia ha messo l’attaccante in condizione di tirare dal limite dell’area, con il pallone che è sibilato, non di molto, al lato della porta difesa da Consigli. Tre minuti dopo ancora una bella azione granata, sull’asse Vilhena – Dia, ha messo quest’ultimo in condizione di tirare a rete ma l’anticipo provvidenziale e al limite del fallo da rigore di Erlic gli ha tolto il pallone dal piede.

Sul capovolgimento di fronte, nel momento migliore della Salernitana che stava riuscendo a guadagnare metri e rendersi pericolosa, l’arbitro, con la complicità del VAR, ha concesso, forse troppo generosamente, un calcio di rigore al Sassuolo per l’atterramento di Ceide a causa di un colpo d’anca, piuttosto veniale. Questo episodio ha rappresentato la svolta della gara. Pinamonti dal dischetto ha segnato il gol del raddoppio e la Salernitana ha accusato il colpo, pagando dazio soprattutto sotto l’aspetto psicologico.

Nel secondo tempo Davide Nicola ha mandato in campo Radovanovic per Maggiore e Bradaric per Bronn, passando al modulo 4-4-2. Le mosse tattiche dell’allenatore granata, però, sono state subito mortificate, all’8° minuto, in seguito ad una micidiale ripartenza del Sassuolo, originata ad una palla persa sulla tre/quarti da Coulibaly e Radovanovic, entrambi troppo sbilanciati in attacco con la zona davanti alla difesa sguarnita, con scambio tra Alvarez e l’onnipresente Thorstvedt che ha insaccato la terza rete alle spalle di Sepe, dando l’ennesima mazzata al morale degli avversari.

Vilhena in azione offensiva

Al 13° minuto Nicola ha mandato in campo Bonazzoli al posto di Vilhena, ammonito. Da quel momento in poi la manovra offensiva della Salernitana è andata sempre più spegnendosi, in una generale confusione tattica in mezzo al campo e un certo grado di frustrazione dei calciatori granata, nervosi e demoralizzati. Al Sassuolo è andato tutto per il verso giusto in questa prima ora di gioco, mentre per la Salernitana registriamo qualche errore di troppo, soprattutto di tipo tattico (eccessiva frenesia e ricerca del pressing alto in alcune fasi del match), ed un pizzico di sfortuna negli episodi decisivi.

Gli ulteriori due gol messi a segno dal Sassuolo, al 76° da Harroui e al 92° da Antiste, preceduti da una favorevole occasione di Piatek, non fanno storia. La Salernitana, infatti, sul finire del match aveva ormai tirato i remi in barca arrendendosi alla forza degli avversari ed alla giornata storta.

Peccato. La Salernitana ha dimostrato anche in questa gara di essere una buona squadra, con elementi di qualità in tutti i reparti. Gli errori tattici, la eccessiva frenesia nel cercare il pressing alto, il generoso rigore concesso al Sassuolo ed altri episodi l’hanno condannata ad una pesante sconfitta, immeritata nella larghezza del risultato.

Domenica prossima i calciatori allenati da Nicola avranno l’opportunità di farsi perdonare per la cocente sconfitta in terra romagnola, centrando la vittoria con il Verona all’Arechi. Una prestazione convincente e i tre punti con i veneti rappresenterebbero la migliore medicina per riprendere il cammino interrotto e mettere riparo all’attuale corto circuito di risultati. Nicola, comunque, farebbe bene a rivedere alcune cose, soprattutto sotto l’aspetto tattico.

Dia in attacco

Sassuolo – Salernitana 5 – 0

Reti: 12′ pt Lauriente’, 39′ pt Pinamonti, 8′ st Thorstvedt, 32′ st Harroui, 47′ st Antiste.

Sassuolo: Consigli, Rogerio, Pinamonti (1′ st Alvarez), Ferrari, Ceide (15′ st Antiste), Frattesi (35′ st Obiang), Toljan, Lopez, Erlic (22′ st Ayhan), Thorstvedt (22′ st Harroui), Lauriente’. All. Alessio Dionisi

A disposizione: Pegolo, Russo, Marchizza, Henrique, D’Andrea, Tressoldi, Kyriakopoulos.

Salernitana: Sepe, Bronn (1′ st Bradaric), Daniliuc, Vilhena (15′ st Bonazzoli), Lassana, Maggiore (1′ st Radovanovic), Dia (36′ st Botheim), Mazzocchi (36′ st Kastanos), Lovato, Candreva, Piatek. All. Davide Nicola

A disposizione: Fiorillo, De Matteis, Sambia, Valencia, Gyomber, Capezzi, Motoc, Iervolino, Pirola.

Arbitro: Maria Sole Ferrieri Caputi di Livorno.

Assistenti: Ranghetti (sez. Chiari) – Vivenzi (sez. Brescia).

IV Uomo: Chiffi (sez. Padova).

Var: Mariani (sez. Aprilia).

Assistente Var: Di Martino (sez. Teramo).

Ammoniti: Rogerio (SAS), Vilhena (SAL).

Angoli: 1 – 2

Recupero: 2′ pt, 3′ st.