Guillermo OCHOA 6: Due parate impegnative, evita un passivo più pesante. Incolpevole o quasi sui due goal subiti. Avesse qualche centimetro in più di altezza sarebbe insuperabile.
Flavius DANILIUC 4,5: Elmas, Anguissa, dalle sue parti trovano larghi corridoi per infilarsi. Schierato fuori ruolo da Nicola è apparso un pesce fuori dall’acqua. E’ un centrale che non può fare il terzino. Esposto a brutta figura.
Dall’85’ Junior Sambia: s.v. Sempre poco utilizzato da Nicola che non lo vede proprio. Pochi scampoli di partita. Un investimento della Società bocciato dallo staff tecnico. Avrebbe bisogno di giocare di più per mostrare le sue capacità ed eventualmente migliorare. Stesso discorso per Bronn, nazionale tunisino, poco “simpatico” al Mister.
Norbert GYÖMBER s.v.: Gran salvataggio su Osimhen al 12′. Ma poco dopo sente dolori muscolari e chiede la sostituzione. Il problema dei numerosi infortuni muscolari dei calciatori granata meriterebbe una valutazione da parte dello staff medico granata.
Dal 16′ Matteo Lovato 5,5: Entrato a freddo ha subito preso le misure sul cliente più difficile, Osimhen. Tranne che in occasione del goal, il forte attaccante nigeriano è stato tenuto bene a bada. Finalmente una prestazione abbastanza convincente dopo tante bocciature.
Lorenzo PIROLA 6: Il migliore del reparto difensivo. Ha dato manforte a Lovato su Osimhen ed ha chiuso il cerchio al centro della difesa, con interventi efficaci, dando sicurezza ai compagni.
Antonio CANDREVA 5: Meno brillante del solito. Ha comunque dato un pizzico di qualità al gioco offensivo sulla sua fascia servendo diversi palloni a Piatek. In debito d’ossigeno alla distanza.
Lassana COULIBALY 5: Il maliano ha contrastato Anguissa che ha spesso avuto la meglio. Rimane uno dei pochi centrocampisti di categoria della Salernitana. Tira la carretta correndo per quattro dall’inizio del campionato.
Hans NICOLUSSI CAVIGLIA 5,5: Ha dato il suo contributo alla linea mediana con decisione e solidità. Ancora un po’ acerbo per la serie A. Ha provato anche a imbastire qualche buona azione in costruzione riuscendo a non sfigurare. Ma in cabina di regia ci vuole qualcosa in più. Bohinen schierato affianco a lui potrebbe risolvere il problema in un centrocampo a quattro.
Tonny VILHENA 5: Poche idee e poche giocate per la mezzala olandese. Non sta attraversando un periodo di forma brillante. Ha grosse potenzialità e indubbie qualità tecniche che non sta riuscendo più ad evidenziare. Sembra soffrire a livello psicologico o motivazionale. Andrebbe stimolato a fare meglio perché ne ha le capacità.
Dal 73′ Diego Valencia 5,5: qualche accelerazione apprezzabile, senza strafare. Tenuto anche lui troppo in naftalina dallo staff tecnico. Certi calciatori hanno bisogno di maggiore continuità per esprimere le loro qualità.
Domagoj BRADARIC 5,5: Contrasta bene Lozano non dandogli spazio. Spinge meno del solito sulla fascia sinistra e il gioco offensivo della squadra ne risente.
Boulaye DIA 4,5: Anche lui, come Daniliuc, schierato fuori ruolo, da esterno sinistro dell’attacco, non riesce a mostrare le sue qualità. Mai pericoloso. Troppo distante dal cuore dell’area di rigore. Così non incide come potrebbe.
Dall’85’ Federico Bonazzoli: s.v. Troppi pochi minuti giocati per dare un giudizio. Altra risorsa tecnica poco sfruttata.
Krzysztof PIATEK 6,5: Migliore in campo per i granata. Si batte, fa a sportellate, lotta su ogni pallone. Impegna Meret con un tiro micidiale sul finire del match. Dia più vicino con cui dialogare e scambiare la posizione sarebbe auspicabile.
Mister Davide NICOLA 5: Alcune scelte tattiche non ci hanno convinto. Daniliuc terzino e Dia esterno sinistro in attacco nell’improbabile tridente con Piatek e Candreva. Inoltre, l’assoluta avversione ad utilizzare alcuni calciatori ai quali non ha praticamente concesso alcuna chance è criticabile. Questa squadra ha bisogno dell’apporto di tutti i componenti della rosa. Il suo compito dovrebbe essere quello di valorizzare tutti i calciatori che ha a disposizione, anche perché rappresentano un patrimonio per la Società. Kastanos, Bohinen, Sambia, Valencia, Botheim, tanto per citarne alcuni.