La Salernitana nel match al Via del Mare, dopo aver sonnecchiato per un’ora, ha creato nella fase finale tre nitide occasioni da goal ma non le ha sfruttate a dovere. Candreva, di solito cecchino infallibile, ha fallito un calcio di rigore in movimento tirando addosso al portiere. Cabral ha colpito un palo con un tiro a giro ed ha sfiorato la rete in un’altra occasione. Al 90°, quindi, la sconfitta con due goal di scarto appare eccessiva.
Va anche evidenziato, nell’analizzare la gara, che anche in questa occasione, così come nelle due precedenti, la squadra granata ha intensificato il gioco offensivo ed ha premuto sull’acceleratore solo nella seconda parte del secondo tempo sprecando, quindi, un’altra ora abbondante di partita affrontata con tattica attendista e col freno a mano tirato.
La vivacità e pericolosità mostrata da Cabral nel secondo tempo, quando è stato schierato sulla tre quarti, fa riflettere sulle scelte iniziali di Paolo Sousa che lo ha impiegato all’inizio come esterno basso di destra, con Mazzocchi e Sambia in panchina. L’attaccante capoverdiano, in quella posizione arretrata, non è stato efficace né in fase offensiva, né in quella difensiva. Quando ha avuto, invece, la possibilità di giocare più in avanti ed esprimersi nelle sue specialità, saltare l’uomo, puntare la porta e fornire assist o tirare a rete, ha messo in serio pericolo la porta difesa da Falcone.
Avendo a disposizione altri validi tre quartisti come Martegani e Tchaouna inoltre, ci saremmo aspettati dall’allenatore portoghese un cambio modulo, il più coraggioso e offensivo 4-2-3-1 varie volte paventato dal tecnico ma finora mai utilizzato dall’inizio.
Un altro aspetto che è emerso in maniera evidente al termine della gara odierna è la mancanza di alternative all’altezza dei titolari in particolare nel ruolo di prima punta, (Botheim continua a deludere e Ikwuemesi deve ancora integrarsi), e in mediana, dove servirebbe un calciatore di qualità e quantità che dia man forte a L. Coulibaly, (Legowski deve ulteriormente maturare in quel ruolo, mentre Bohinen e Maggiore non hanno mai convinto anche a causa dei continui infortuni).
Nella gara persa a Lecce, purtroppo, i due calciatori più efficaci ed affidabili, Gyomber in difesa, (anticipato di testa da Krstovic), e Candreva in attacco, (goal mancato), hanno commesso errori che hanno contribuito a condannare la Salernitana alla sconfitta. Ma nell’arco di un intero campionato qualche giornata no ci può stare anche per i grandi campioni.
L’assenza di Dia, non convocato per motivi disciplinari, è pesata non poco. La pausa del campionato arriva al momento opportuno. Ci sarà da capire se il rapporto con l’attaccante senegalese sia recuperabile a pieno regime e appare inoltre necessario che il Direttore Sportivo e l’Allenatore, non solo remino nella stessa direzione, ma diano anche un’immagine di compattezza che, al momento attuale, appare compromessa.
La stagione calcistica 2023/2024, iniziata male già dal ritiro precampionato, svolto in condizioni difficili sia a livello logistico, sia in relazione all’aspetto numerico dei pochi calciatori in organico, richiede un cambio di rotta da parte di tutte le parti in causa, Società, dirigenza, staff tecnico e calciatori.
LECCE – SALERNITANA 2-0: IL TABELLINO
Lecce (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Pongracic, Gallo (33′ st Dorgu); Rafia (17′ st Blin), Ramadani, Kaba (17′ st Gonzalez); Almqvist, Krstovic (25′ st Piccoli), Banda (25′ st Strefezza). A disposizione: Brancolini, Borbei, Oudin, Venuti, Berisha, Corfitzen, Smajlovic, Burnete, Dermaku, Touba. All.: D’Aversa.
Salernitana (3-4-2-1): Ochoa; Lovato, Gyomber, Pirola (34′ st Tchaouna); Kastanos (16′ st Mazzocchi), Coulibaly (16′ st Martegani), Legowski (33′ st Bohinen), Bradaric; Candreva, Jovane Cabral; Botheim (16′ st Ikwuemesi). A disposizione: Fiorillo, Costil, Allocca, Sambia, Fazio, Sfait. All.: Paulo Sousa
Arbitro: Massimi.
Marcatori: 6′ Krstovic (L), 53′ st rig. Strefezza (L)
Ammoniti: Lovato (S), Kaba (L), Banda (L), Legowski (S), Bohinen (S), Gonzalez (L)