Pippo Inzaghi torna all’antico e cambia modulo. Con la Lazio, Salernitana schierata con il modulo 3-4-2-1, con la vecchia guardia Kastanos e Candreva dietro l’unica punta Iqwuemesi. Il risultato gli ha dato ragione a dimostrazione che più che i moduli, nel calcio conta l’atteggiamento e la mentalità dei calciatori.
La gara è terminata sul risultato di 2-1, grazie ai goal proprio dei due pretoriani granata Kastanos con un tap-in e Candreva con un tiro carico di effetto dai 30 metri, che hanno regalato i primi tre punti del campionato alla squadra granata, in rimonta dopo la rete su calcio di rigore segnata da Immobile all’ultimo minuto del primo tempo.
Sulla sponda laziale ci sono state recriminazioni per la mancata espulsione per doppio giallo di Gyomber sul finire della prima frazione di gioco. Ma va detto anche che l’arbitro ed il var hanno chiuso entrambi gli occhi, nel secondo tempo, su un netto fallo di mano, a braccio largo, di un difensore laziale che era rigore netto.
La Salernitana, nel complesso, ha meritato più della Lazio la vittoria. Nel primo tempo i granata hanno colpito una traversa e sfiorato in altre due circostanze il goal. La Lazio, con una prestazione insufficiente sotto tutti i punti di vista, oltre al rigore trasformato da Immobile non ha fatto registrare particolari giocate o azioni pericolose.
Nel secondo tempo, inoltre, i calciatori allenati da Sarri non hanno spinto sull’acceleratore alla ricerca del secondo goal e si sono un po’ fermati, mentre quelli della Salernitana ci hanno messo tanta grinta e determinazione alla ricerca della prima vittoria in campionato e di punti preziosi per la classifica.
A livello tattico va evidenziato come, nel momento del bisogno, quando la squadra granata ha dovuto difendere il vantaggio, Inzaghi ha effettuato le cinque sostituzioni, cambiando innanzitutto i difensori Gyomber e Daniliuc, entrambi ammoniti e a rischio cartellino rosso, sostituiti da Lovato e Fazio, mandando in campo Legowski al posto di Bohinen per dare più freschezza alla linea mediana, e poi cambiando anche modulo con l’inserimento di Maggiore che ha rilevato l’ottimo Kastanos, con passaggio al 3-5-2.
I calciatori granata, in questo match, hanno giocato tutti oltre la sufficienza, ritrovando lo spirito di squadra e la giusta determinazione che sembrava ormai smarrita. Il lavoro tattico, tecnico e motivazionale del nuovo allenatore inizia a far vedere i primi frutti. La squadra sta riacquistando fiducia in se stessa e motivazioni, con la consapevolezza di poter far punti e vincere contro qualsiasi avversario, anche contro le big. Questa è la strada giusta per tirarsi fuori dalle sabbie mobili della zona retrocessione.
Salernitana-Lazio, il tabellino
SALERNITANA (3-4-2-1): Costil; Daniliuc (15′ st Fazio), Gyomber (1′ st Lovato), Pirola (41′ st Bronn); Mazzocchi, Coulibaly, Bohinen (15′ st Legowski), Bradaric; Candreva, Kastanos (26′ st Maggiore); Ikwuemesi. All.: Inzaghi. A disp: Fiorillo, Salvati, Sambia, Martegani, Botheim, Cabral, Simy.
LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari (16′ st Hysaj), Patric, Gila, Marusic; Guendouzi, Cataldi (35′ st Vecino), Kamada; Felipe Anderson (23′ st Isaksen), Immobile (23′ st Castellanos), Zaccagni (16′ st Pedro). All.: Sarri. A disp.: Mandas, Sepe, Pellegrini, Ruggeri; Basic, Rovella.
ARBITRO: Prontera di Bologna
MARCATORI: 43′ su rig. Immobile (L), 9′ st Kastanos (S), 21′ st Candreva (S).
NOTE: Ammoniti: Gyomber, Daniliuc, Maggiore, Fazio, Coulibaly (S); Lazzari, Cataldi, Vecino (L). Recupero: 2′ pt – 5′ st.