Iniziare una partita con i tifosi della curva in sciopero, nel silenzio assordante dello stadio Arechi, e andare dopo pochi minuti sotto di un goal su un’azione di ripartenza scaturita da un calcio d’angolo a favore dei granata, deve essere stato un colpo duro per i calciatori allenati da Colantuono che, infatti, hanno accusato il colpo e faticato a riorganizzarsi per tentare di rimettere in sesto il match, giocando in maniera compassata e con poche idee in fase di costruzione del gioco offensivo.
La Juve Stabia, molto corta e compatta, si è limitata, per tutto il primo tempo a giocare come fa il gatto col topo. Attenta e chiusa in difesa ma pronta a pungere con ripartenze davvero veloci e micidiali, sfiorando in almeno tre circostanze il raddoppio.
Proprio in chiusura della prima frazione di gioco, però, al 45° la Salernitana, su assist di Simy, ha pareggiato con goal di Amatucci e tocco decisivo di un difensore stabiese.
Il secondo tempo è iniziato con un’azione personale di Verde che ha dribblato in area, ha tirato e impegnato il portiere in una difficile parata e poi ha messo sul fondo sulla ribattuta. Tale inizio avrebbe potuto far pensare ad una seconda frazione di gioco all’arrembaggio dei granata, ma così, purtroppo non è stato.
La Salernitana ha palesato le solite carenze in fase difensiva, prendendo goal intorno alla mezz’ora a difesa schierata, faticando ad organizzare gioco a centrocampo e non riuscendo a finalizzare le poche occasioni create. Ospiti molto più organizzati, più coesi come gruppo e più veloci dei granata, saltati in ripartenza come birilli, con un’idea di gioco ben definita.
Il cambio di panchina in casa Salernitana sembra non aver dato lo scossone che ci si attendeva. Anzi, sotto l’aspetto della manovra le cose sono addirittura peggiorate. Nel match odierno i calciatori granata, quando avevano il pallone tra i piedi, faticavano ad impostare azioni degne di nota. Un passo indietro rispetto alla squadra di Martusciello, che pur non guadagnando i punti auspicati in classifica, almeno aveva un’idea di gioco in entrambe le fasi e proponeva manovre offensive più efficaci.
Venerdì prossimo si torna in campo all’Arechi con il Brescia. Nemmeno il tempo di leccarsi le ferite e subito c’è un altro match difficile contro un avversario di tutto rispetto. Le note carenze di organico della Salernitana, il cambio di modulo di Colantuono con l’accantonamento dei numerosi esterni offensivi in organico, la classifica deficitaria e la confusione in campo palesata dai calciatori, sono tutte circostanze che preoccupano non poco l’ambiente e la tifoseria.
Salernitana-Juve Stabia 1-2
Reti: 7’ pt Adorante (JS), 46’ pt Amatucci (S), 29’ st Candellone (JS).
Salernitana: Sepe, Nwankwo (30’ st Włodarczyk), Bronn, Soriano (30’ st Tongya), Maggiore (18’ st Hrustic), Ghiglione, Stojanovic (39’ st Velthuis), Verde, Ferrari, Jaroszynski (39’ st Fusco), Amatucci. All. Stefano Colantuono
A disposizione: Fiorillo, Corriere, Gentile, Kallon, Ruggeri, Braaf, Sfait.
Juve Stabia: Thiam, Ruggero, Bellich, Buglio (38’ st Meli), Adorante (38’ st Artistico), Pierobon, F. Mussolini, Varnier, Candellone (46’ st Piscopo), Fortini (26’ st Rocchetti), Leone (46’ st Baldi). All. Guido Pagliuca
A disposizione: Matosevic, Signorini, Di Marco, Zuccon, Gerbo, Piovanello.
Arbitro: Davide Ghersini di Genova.
Assistenti: Marco D’Ascanio (Ancona) – Marco Emmanuele (Pisa).
IV Ufficiale: Alessandro Silvestri (Roma 1).
Var: Daniele Minelli (Varese).
AVar: Luigi Nasca (Bari).
Ammoniti: Bronn (S), Adorante, Buglio (JS).
Angoli: 5 – 5
Recupero: 2’ pt, 6’ st.