Capaccio. Lieto fine per una storia che sembrava non avere spiraglio fino a poche ore fa, quando è circolata la notizia di un nucleo familiare composto da tre persone che viveva in una 500 a causa dei loro problemi di salute.
Subito era stato lanciato un appello al sindaco Voza perché trovasse una sistemazione adeguata ad accogliere Alessio De Luca, 57 anni e affetto da diabete, sua moglie Giuseppina, 60 anni, epilettica ed il figlio Elia di 18 anni con un ritardo mentale medio grave.
Originari di Napoli hanno vissuto per quindici anni ad Agropoli, dal 2009 risiedono stabilmente a Capaccio. Fino al mese di novembre del 2012 hanno vissuto in un’abitazione a Torre di mare pagando un affitto di 500 euro. Aumentato il canone i tre sono stati costretti a rimettersi in cerca di una nuova sistemazione con un affitto più basso. Una ricerca che li porta a chiedere aiuto al comune di Capaccio e che già nella giornata di ieri ha trovato riscontro positivo alle loro esigenze.
Infatti, grazie all’ intervento dell’assessore alle politiche sociali Rossana Barretta si è provveduto nell’immediato a contattare la rete di agenzie immobiliari e singoli cittadini per trovare un’ abitazione pronta ad accoglierli così come spiega l’assessore Barretta: “Qualche giorno fa sono venuti in sede a cercare aiuto e teniamo a precisare che essendo persone affette da problemi di salute percepiscono tutti e tre pensione di accompagnamento che di fatto non li rende persone indigenti essendo protetti da questo punto di vista dalla loro categoria sociale. Il nostro compito è stato quello di mettere in campo tutte le forze in nostro possesso per accellerare i tempi di sistemazione interpellando direttamente le agenzie immobiliari e i singoli cittadini.”
” Proprio un cittadino – continua l’assessore Barretta – ha risposto nella mattinata di ieri al nostro appello ed entro una settimana si è reso disponibile a trovare un alloggio in campagna, come chiesto dal signor De Luca, e definire i termini del contratto di locazione sempre sotto la nostra attenta supervisione atta a tutelare i diritti della famiglia che nell’attesa andrà a vivere presso dei familiari.”
“L’augurio – conclude Barretta- alla luce di questa storia, è che tutti i disoccupati d’Italia possano trovare la stessa adozione sociale, presso i Comuni e gli assessorati, così come l’ ha trovata la famiglia De Luca a Capaccio. Sarebbe un bell’esempio di solidarietà per tutti coloro che a causa della disoccupazione si trovano a vivere in condizioni difficili.”
Tutto bene quel che finisce bene dunque e l’ultima parola è quella del signor De Luca che soddisfatto dell’incontro ha dichiarato:”Sono contento e felice perchè ho trovato belle persone pronte ad aiutarci”.
Enrica Bovi