Il Governo Letta è al lavoro sulla bozza del Decreto ‘Fare 2’. Dalle anteprime, l’art. 4 imporrà una stretta sui benzinai, con la costituzione di una vera e propria anagrafe.
I distributori, infatti, dovranno comunicare i propri dati per dimostrare il rispetto delle norme di sicurezza e le distanze regolamentari dagli incroci. Ogni titolare dovrà autocertificare allo Stato che il proprio impianto è a norma. In caso di false dichiarazioni, il proprietario sarà soggetto alle relative sanzioni.
A chi non sarà in grado di dimostrare che la propria attività rispetta le norme di sicurezza sarà imposta la chiusura senza possibilità di deroga. L’obiettivo è quello di giungere alla chiusura di circa 5mila impianti inefficienti nel giro di due anni, per favorire la concorrenza ed arrivare ad un calo del prezzo della benzina, fino ad azzerare il gap che oggi ci divide dall’Unione Europea.
Coloro che saranno costretti a chiudere il proprio impianto potranno usufruire degli ‘indennizzi per la perdita dell’attività, per i quali verrà utilizzato il Fondo per la razionalizzazione della rete di distribuzione dei carburanti. A questo Fondo ogni benzinaio dovrà versare un contributo, proporzionale ai litri di carburante venduti ogni anno.