In Scozia sono partiti i lavori che daranno vita al più grande impianto al mondo che permetterà di sfruttare l’energia delle maree per produrre energia elettrica e portare la luce nelle case sulla terraferma.
Il via definitivo al più grande sistema mai progettato è arrivato il 16 settembre dal ministro dell’Energia, Fergus Ewing, in occasione della Conferenza sulle energie rinnovabili marine, in corso in questi giorni a Inverness. Per ora verranno istallate soltanto sei turbine di prova, ognuna alta 22,5 metri e del peso di 1500 tonnellate. In questo modo, entro il 2020 sarà possibile costruire una centrale elettrica capace di generare un totale di 9 MW.
Ma è soltanto un primo passo, verso il progetto della centrale finale. Quando sarà terminata infatti, quest’ultima sarà capace di generare 86 MW, quasi dieci volte tanto la capacità dimostrata dalle sei turbine iniziali. In questo modo, portando la produzione dell’energia elettrica al massimo della sua portata, la centrale sarà capace di generare oltre il 40% dell’energia necessaria per soddisfare il bisogno energetico delle Highlands, servendo circa 42 mila abitazioni.
Le turbine saranno costruite nello stretto di Pentland, una striscia di mare dove le acque scorrono veloci e le maree sono particolarmente potenti, che separa le isole Orcadi dalla Scozia continentale. Anche se alcune ricerche dell’Università di Oxford risalenti allo scorso luglio hanno frenato le stime più ottimistiche su quanta energia tale tipo d’impianto potrà produrre.