Salerno. Una truffa del valore di 2 milioni di euro ai danni di I.N.A.I.L., I.N.P.S. e S.A.S.N. è quanto scoperto dalla Guardia Costiera; nove le persone arrestate questa mattina.
La truffa veniva perpetrata attraverso la collusione dei medici del Servizio sanitario nazionale i quali, attestavano false malattie ai marittimi.
Del sistema faceva parte anche il medico fiscale il quale, sistematicamente, conclamava l’esistenza delle false malattie, nonché alcuni dirigenti medici del S.A.S.N. di Napoli, ed il responsabile dell’area prestazioni dell’ I.N.A.I.L.
Così facendo i maritmi incassavano indebitamente le indennità di malattia.
Per lucrare ancora di più, le falsificazioni non riguardavano solo l’attestazione delle malattie ma anche la retribuzione percepita dai lavoratori. Le indennità di malattia sono calcolate infatti sul 75% dell’ultima retribuzione.
Tra i dati più significati figuarano i cinquant’anni di malattia in quattro anni, prescritti falsamente dai medici ai lavoratori per fargli incassare le relative indennità ed i circa 6 mila km percorsi dichiarati dai medici compiacenti per percepire i rimborsi chilometrici.
L’operazione coordinata dalla Procura di Vallo della Lucania ha comportato l’impiego di oltre 150 militari della Guardia Costiera di Salerno ed oltre un anno di indagini.