Salerno. Così come accaduto contro il Lecce, la Salernitana si conferma bella di notte seppur in coppa Italia e dinanzi a poco meno di 2mila spettatori. Imbottita di seconde linee e con tanti calciatori desiderosi di mettere in difficoltà l’allenatore e di guadagnare posizioni elle gerarchie del tecnico, la squadra granata ha battuto ai calci di rigore il Messina dopo aver chiuso sull’1-1 i tempi regolamentari grazie ad una rete di Matteo Guazzo, alla terza realizzazione consecutiva.
Il pari del Messina, giunto in prossimità del 90′, gelava il pubblico presente sugli spalti e galvanizzava gli ospiti, seguiti da una trentina di supporters e capaci di sfiorare addirittura il vantaggio in zona Cesarini costringendo la difesa di casa ad un paio di interventi prodigiosi. Ma andiamo con ordine. Con tanti big in tribuna e con Mounard e Foggia infortunati, la Salernitana scende in campo con Berardi in porta, difesa a 4 con Chirieletti e Rizzi terzini e Siniscalchi e Sbraga centrali, in mediana Perpetuini, Zampa e Capua a sostegno del tridente composto da Topouzis, Mendicino e Ricci. Primo tempo ricco di sbadigli, con zero conclusioni in porta da parte dei granata ed un solo contropiede interessante degli ospiti che, in prossimità del 25′, impegnavano severamente Berardi con un tiro dal vertice sinistro dell’area piccola di Corona. I granata, dal canto loro, hanno provato ad imbastire senza successo una serie di trame offensive facendo affidamento sulla voglia di riscatto di Mendicino (apparso in costante crescita di condizione) e sulla verve di Ricci, molto attivo, ma altrettanto fumoso negli ultimi 16 metri. Tatticamente, Sanderra ha ben presto intuito che il 4-3-3 non era il modulo adatto alle caratteristiche dei giocatori in campo ed ha spostato Ricci alle spalle del duo offensivo, ma gli inserimenti in zona gol dei centrocampisti sono stati praticamente nulli ed i due terzini hanno raramente varcato la metà campo avversaria.
Ritmi bassi e poche emozioni anche nella ripresa, con il gol di Guazzo ed il pareggio di Corona che facevano da preludio ai tempi supplementari, mezz’ora utile a Gustavo e Ricci per sfiorare ripetutamente la seconda marcatura prima della lotteria dei rigori. Il Messina ne sbaglia tre su tre, con due miracoli di Berardi ed un tiro terminato nell’anello superiore della curva Nord, la Salernitana va a bersaglio con Guazzo, Gustavo e Montervino, i tre neo entrati, e si gode una serata di festa in attesa di ricevere domenica prossima l’ostico L’Aquila.
Gaetano Ferraiuolo