Vallo della Lucania. Il nuovo allenatore della Gelbison, subentrato ad Emanuele Ferrarro esprime le sue emozioni in merito al ritorno in questa squadra. Erra testualmente sostiene:” Si torna a lavoro con piacere, non volevo trovare la Gelbison così male in classifica, si deve lavorare sul morale per ritrovare i valori, la fiducia e la serenità. Sappiamo che ci vuole tempo ma questa è l’unica medicina.”
Erra ancora continua esprimendo le sue tensioni rispetto agli incontri futuri della squadra:” Ci aspettano quattro partite di cui 3 fuori e una in casa. Ma pensiamo una partita alla volta. Domenica ci aspetta una partita difficilissima ma dobbiamo trovare la nostra verve. Ho trovato una squadra come già detto con morale a terra ma molto disponibile a lavoro; non guardo il lavoro del mio predecessore ma posso solo dire che è stato molto sfortunato, e come capita nel calcio è stato solo lui a dover pagare.”
Poi il nuovo allenatore dichiara quelle che sono state le sue emozioni al momento della riconvocazione: “Quando ho ricevuto la telefonata della società mi è dispiaciuto innanzi tutto per il collega, ma ho accettato con grosso entusiasmo trovando una società nuova con un Presidente molto entusiasta. Ritrovo questo girone dopo 6 anni, con l’Angri; durante questi mesi di inattività ho frequentato il corso di allenatore a Coverciano, poi ho vissuto un’estate da “Scherzi a parte” con la chiamata prima del Savoia e poi dell’Interreggio… ma me li porto nel bagaglio dell’esperienza! Faccio un appello ai tifosi di starci vicino, di sostenerci e di darci fiducia. La mia filosofia è quella di coinvolgere tutti i componenti della rosa, non ho deciso ancora nulla su formazione e modulo”.
Il DS Di Spirito in merito al cambiamento ha affermato:”Ripartiamo da Erra che non è una novità per noi. Ci fa stare tranquilli per il suo modo di lavorare. Approfitto per ringraziare Mister Ferraro per la sua professionalità e serietà nel lavoro. sottolineando che le colpe non sono solo le sue, ma anche di noi della dirigenza. Questa è stata soprattuto una nostra sconfitta, perché credevamo in lui e nel suo progetto. Ora si cambia registro, non ci sono più alibi, chi va in campo e non onora, suda la maglia va fuori dal progetto senza aspettare la riapertura del mercato a dicembre.