Fisciano. Durante l’International Nonthermal Food Processing Workshop – Research and Innovation Towards Competitiveness, un workshop annuale sulle tecnologie non termiche, tenutosi per la prima volta in America Latina, con precisione a Florianopólis (Brasile), nei giorni 1 e 2 ottobre 2013, è stata premiata una dottoranda di ricerca in Ingegneria industriale dell’Ateneo salernitano, Serena De Maria.
Si tratta di un workshop organizzato dalla Federation of Industries of Santa Catarina State (FIESC), dal Brazilian Corporation for Agricultural Research (EMBRAPA) e dal National Service for Industrial Apprenticenship (SENAI), e sponsorizzato dall’Institute of Food Technologists (IFT) e dall’European Federation of Food Science & Technology (EFFoST),
L’evento, finalizzato alla promozione dell’innovazione come fattore di competitività del settore agroalimentare, nell’edizione 2013 ha registrato la presenza di ricercatori che svolgono attività relativamente all’utilizzo delle tecnologie non termiche nel settore alimentare in tutto il mondo – USA, America Latina, Australia, Europa – ed ha visto la partecipazione italiana con 3 presentazioni orali e 4 poster.
Per la presentazione nella poster session, il Comitato Scientifico ha selezionato oltre 150 poster dei quali solo 6 autori sono stati invitati a presentarne i risultati in una breve comunicazione orale nell’ambito del workshop. Serena De Maria, al secondo anno del dottorato di ricerca in Ingegneria Industriale presso l’Università degli Studi di Salerno, ha presentato il lavoro dal titolo “Application of High Hydrostatic Pressure process on food allergenic proteins” ricevendo il premio della Commissione per uno dei tre migliori poster presentati al workshop.
Ancora una volta questo riconoscimento premia gli sforzi del Consorzio ProdAl e dell’Università degli Studi di Salerno nel realizzare progetti di ricerca e percorsi formativi che consentono ai giovani che completano il proprio percorso formativo presso le strutture dell’Ateneo Salernitano di acquisire conoscenze tecnico-scientifiche che consentono loro di competere a livello nazionale ed internazionale, sottolinea la Prof. Giovanna Ferrari, Presidente di ProdAl.
Grazie alla valutazione positiva dei lavori scientifici e dei contributi alla ricerca e all’innovazione delle nostre strutture, si potranno avviare e/o consolidare collaborazioni con istituti di ricerca e università internazionali attraverso lo scambio di studenti, ricercatori e docenti.