Salerno. Il prossimo 14 ottobre, con inizio alle ore 11.00, l’Università degli Studi di Salerno intitolerà la Piazza del Campus di Baronissi al Maestro del Lavoro Pietro Passamano, per lunghi anni Segretario Generale CISL Salerno, che sarà commemorato nell’Aula delle Lauree del Dipartimento di Medicina e Chirurgia.
L’evento sarà seguito, con inizio alle ore 12.30 nel Campus di Fisciano, dall’inaugurazione del secondo lotto delle residenze universitarie.
L’intervento, finanziato dalla regione Campania, dal Miur e dalla stessa Università, porta così a 522 i posti letto totali a disposizione degli studenti dell’ateneo salernitano. All’interno della struttura (circa 50.000 metri quadrati di estensione), oltre alle residenze, sono a disposizione una palestra, due campi di calcetto, lavanderia, sale per video internet e riunioni. “Con questo intervento – ha spiegato il rettore Raimondo Pasquino – non solo ampliamo l’offerta, ma tentiamo di regolamentare il mercato degli affitti per gli universitari”.
Sull’esempio delle migliori e più consolidate realtà internazionali, il campus universitario di Salerno si conferma, quindi, come realtà capace di superare la tradizionale idea del semplice “dormitorio”, integrando un’offerta abitativa di qualità con una serie di servizi accessori: poliambulatorio, asilo nido, ristorazione, aule studio, spazi per attività sportive (come la piscina semi olimpionica), spazi all’aperto per lo studio ed il tempo libero, internet wi-fi.
I lavori che hanno consentito la realizzazione delle 240 nuove residenze universitarie, ubicate nei pressi del parcheggio multipiano e poco distanti dal centro di Penta, hanno comportato un investimento di oltre 16 milioni di euro, in parte erogati dalla regione Campania (€ 10.000.000), e in parte dal MIUR, il Ministero dell’Università e della Ricerca, (€ 6.650.000).
Ad inaugurare la nuova struttura saranno l’assessore regionale Guido Trombetti e il segretario nazionale della CISL Raffaele Bonanni.
“Salerno è sempre stata città dell’apertura, dello scambio, delle relazioni», dichiara il rettore Pasquino che aggiunge: «La residenza universitaria realizza in sé questa vocazione. Perché diventa luogo di incontro, di ospitalità, di condivisione. Ciò è valido non solo per gli studenti che scelgono l’ateneo salernitano, e che quindi hanno la possibilità di costruire legami e rapporti, di arricchire le proprie esperienze. Ma anche e soprattutto per la città e per i salernitani”.
Le camere, dotate di cucina, connessione internet e Tv digitale, climatizzazione e telefono, sono divise in miniappartamenti (62, di cui due per diversamente abili) e monolocali (116, di cui 8 per diversamente abili).
Alcuni servizi sono ad uso esclusivo della Residenza: sala riunione, sala studio, biblioteca, palestra, lavanderia-stireria, portineria, guardaroba, deposito-magazzino. Altri, ed è una delle caratteristiche di condivisione degli spazi con la città, sono aperti al pubblico come la caffetteria.
“Con quest’opera – dichiara il rettore eletto, prof. Aurelio Tommasetti – l’Università continua a dare risposte all’altezza della domanda di alloggi universitari. Ma l’auspicio è che il luogo – destinato sia a studenti che a ricercatori – diventi anche culla per nuovi cittadini salernitani, che trovino qui prima la possibilità di studiare, poi di lavorare e fare ricerca”.