laboratoriobuonaSalerno. “Vergognatevi”, questo è il messaggio riportato sullo striscione dinanzi al Palazzo Sant’Agostino accompagnato dagli slogan urlati per quasi tutta la mattinata di ieri dagli studenti dell’Istituto tecnico industriale “Galileo Galilei“. Corteo portato avanti fin quando i ragazzi del “Galilei” non sono stati ricevuti in delegazione dall’assessore provinciale alle Infrastrutture, Pietro Damiano Stasi, dal responsabile del settore Edilizia scolastica e dai vertici della società provinciale Arechi Multiservice.

I ragazzi si trovano ad affrontare l’inizio dell’anno scolastico senza laboratori e per questo motivo sono costretti  a trasferirsi nei locali del vicino “Santa Caterina da Siena” e altre classi invece sono state accolte dall’adiacente istituto per geometri “Di Palo”. Il tutto è causato da un blocco di aule in costruzione presso la struttura che dovrebbe essere ultimato, secondo quanto afferma e promette l’assessore provinciale all’Edilizia scolastica Nunzio Carpentieri, in massimo dieci giorni.

Presenti ovviamente preoccupazioni da parte degli studenti dell’Istituto tecnico Industriale, soprattutto di quelli all’ultimo anno e che devono sostenere l’esame di maturità: “Io quest’anno ho la maturità – spiega uno dei protestanti – e tutte le ore di laboratorio che rischio di saltare a causa della mancanza degli spazi sono un pericolo per la buona riuscita dell’esame.”

Il dirigente scolastico Nicola Annunziata ci ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito:

“Un preside non può essere felice quando studenti del proprio istituto non entrato per le lezioni, ma in questo caso hanno tutte le ragioni per farlo. Secondo un’ordinanza della Provincia, avendo anche una corrispondenza con essa dai primi di maggio, dovevamo trasferirci presso l’Istituto “Amendola”, con aule a disposizione e adatte per i laboratori “pratici” per i miei ragazzi, ma così non è stato. Ci troviamo ora all’ex sede del “Santa Caterina” in cui le aule non sono praticabili.”

Lei aveva dato un limite di tempo per questi lavori?

“Noi ovviamente ci affidiamo a chi di competenza per i lavori quindi non è stato possibile stabile un arco di tempo per i lavori da effettuare presso l’istituto. Si sperava che i lavori potessero concludersi entro il 16 settembre, quindi per l’inizio del nuovo anno scolastico, ma così non è stato.”

E’ passato un mese e i giovani non riesco a seguire i laboratori del proprio piano di studi.

“Esatto. Ovviamente ogni disciplina prevede delle ore teoriche e delle ore pratiche, dove gli studenti devono utilizzare macchinari appositamente messi a disposizioni per il loro sviluppo professionale. Stanno perdendo le prime ore dell’anno che spero di riuscire a far recuperare anche se sarà difficile conciliare il tutto con il programma già organizzato.”

E la sede del “Santa Caterina” può aiutare questa vostra situazione?

“Relativamente, in quanto ci sono molti macchinari che non possono essere trasportati, poichè troppo pesanti, da un istituto all’altro, quindi il triennio è costretto a seguire le ore di lezioni presso l’istituto di appartenenza anche con i lavori in corso, alcune aule sono ancora agibili. Per gli altri invece è difficile e la reazione dei miei studenti le può spiegare il motivo.”

Per vedere il quadro completo dell’episodio abbiamo raggiunto telefonicamente l’assessore provinciale all’Edilizia scolastica, Nunzio Carpentieri.

Qual è la motivazione di questo ritardo dei lavori per l’Istituto?

“Già ieri abbiamo rassicurato i ragazzi del “Galilei” e nel giro di pochi giorni verranno completati i lavori degli ultimi tre laboratori. Il ritardo che c’è stato è causato dal solito problema che dall’inizio dell’anno non fa che causare problema alle struttura scolastiche, ossia la mancanza di risorsi economiche. Basti pensare che cinque anni fa venivano spesi 30 milioni di euro per 150 strutture, ora solo 1 milione. Come si possono risolvere i problemi senza una base economica solida? Io ovviamente lotterò per ridurre i problemi, ma continuerà sicuramente ad esserci.”

Al “Galileo Galilei” mancano i laboratori, al “Virtuoso”, se prima mancavano le aule, ora pur avendo concesso gli spazi presso l’Istituto “Moscati”, mancano sedie e banchi per gli studenti. Un inizio anno scolastico tragico per alcuni istituti di Salerno che non possono non aizzare la protesta dei giovani studenti e scuotere la Provincia, che a causa di problemi economici non può risolvere i problemi che affliggono le strutture scolastiche.

Clemente Donadio