Questa notte torna l’ora solare: alle ore 03.00 si dovranno spostare un’ora indietro le lancette degli orologi. L’ora legale tornerà invece il prossimo 30 marzo 2014. Durante il periodo di ora legale, iniziato il 31 marzo, grazie a quell’ora quotidiana di luce in più l’Italia ha risparmiato 568,2 milioni di kilowattora, pari a circa 93,7 milioni di euro. Nei mesi di aprile e ottobre si è registrato, come di consueto, il maggior risparmio di energia elettrica. Ciò è dovuto al fatto che questi due mesi hanno giornate più “corte” in termini di luce naturale, rispetto ai mesi dell’intero periodo.
Spostando in avanti le lancette di un’ora, quindi, si ritarda l’utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi come luglio e agosto, invece, poiché le giornate sono già più lunghe rispetto ad aprile, l’effetto “ritardo” nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate, e fa registrare risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricità.
In termini di costi, l’Italia ha risparmiato con l’ora legale 93,7 milioni di euro, considerando che per il cliente finale 1 kilowattora è costato, nel periodo in esame, in media circa 16,49 centesimi di euro al netto delle imposte. Nel dettaglio, a marzo si è avuto un risparmio di 7 milioni di kWh, ad aprile di 149 milioni di kWh, a maggio di 81 milioni di kWh, a giugno di 31 milioni di kWh, a luglio di 30 milioni di kWh, ad agosto di 32 milioni di kWh, a settembre di 81 milioni di kWh e ad ottobre di 158 milioni di kWh. Nel 2012 il risparmio è stato pari a 102 milioni di euro poiché il costo medio di 1 kilowattora era di 16,65 centesimi di euro. Dal 2004 al 2013 il risparmio complessivo del Paese è stato di circa 6 miliardi e 170 milioni di kilowattora, pari ad un valore di circa 900 milioni di euro.