“Resistenze all’abolizione delle Province? Eccome se ce ne sono, anche dentro il Pd. Ma abbiamo fatto una promessa agli elettori e adesso dobbiamo mantenerla”, lo ha assicurato il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie locali Graziano Delrio, durante un’intervista a Repubblica nella mattinata di oggi.
Sull’abolizione delle Province, ha spiegato Delrio, “stiamo procedendo, stiamo per affrontare la discussione nella commissione affari costituzionali della Camera”. L’idea è “quella di ridurre le varie materie di competenza oggi assegnate alle Province”. Parallelamente al testo in esame alla Camera, “ci sarà un disegno di legge per una modifica costituzionale che verrà presentato entro l’anno”.
Secondo il ministro “a maggio non si voterà più per le Province perché nel frattempo saranno diventate enti di secondo grado. Non verranno cioè eletti dai cittadini e non ci sarà bisogno di votare per le Province”. Delle province “faranno parte i sindaci dei Comuni del territorio, che tutti assieme formeranno un’assemblea in seno alla quale verrà scelto il nuovo presidente a costo zero. Saranno cioè i sindaci a scegliere il presidente, non più i cittadini. Si tratta di una riforma molto importante”.
Le Città metropolitane “arriveranno dal primo di gennaio. Nelle aree metropolitane le Province saranno assorbite della Città metropolitane via via che andranno a costituirsi e insediarsi. La competenza sulle scuole passerà direttamente ai Comuni. Mentre la manutenzione delle strade, che è una tipica competenza intercomunale, resterà in carico alle Province. Solo che a quel punto le Province diventeranno di fatto una sorta di agenzia funzionale a servizio dei Comuni”.
Non si è fatta attendere la dichiarazione del Presidente della Provincia di Salerno, Antonio Iannone. “Da due anni ci si attarda nel lambiccarsi in quello che è diventato uno spot non solo inutile ma ingannevole per la pubblica opinione, ovvero di abolire le Province, trascurando di dire che i favolosi risparmi di danaro pubblico che si lasciano intravedere in realtà sono ben poca cosa, mentre le funzioni e i servizi essenziali sono all’osso per le decisioni scellerate compiute dal Governo, che ha ridotto i trasferimenti a tutto danno della comunità provinciale. Piuttosto che turlupinare i cittadini con questi spot di comodo, l’attuale maggioranza di governo badi, invece, ad adottare delle misure concrete per ridurre il numero dei parlamentari e, più in generale, i costi della politica”.
Il Presidente Provinciale Iannone, inoltre, parteciperà ed interverrà domani, martedì 29 ottobre, all’Assemblea delle Province del Mezzogiorno promossa dall’Upi e convocata per discutere del Disegno di Legge “Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni”, ritenuto incostituzionale e antidemocratico e che, come dimostrato da studi e dossier dell’Upi stesso, farà aumentare la spesa pubblica del Paese.