Salerno. E’ stato espulso Mario Ronca, il sindacalista strozzino iscritto alla Cgil Salerno e arrestato ieri dai Carabinieri di Salerno, insieme ad altri due sindacalisti, quali Antonio Masi e Pasquale Tortora, con l’accusa di aver estorto otto mila euro a titolo personale ad un imprenditore. L’atto è stato formalizzato questa mattina, dopo una riunione, dalle Segreterie regionali e provinciali della Cgil, d’accordo con quelle nazionali e regionali della Slc Cgil.
Per il grave danno di immagine subito, l’organizzazione sindacale ha comunicato che si costituirà parte civile nei tempi, nei luoghi e nei modi previsti dalle procedure processuali. Le segreterie hanno, inoltre, espresso pieno apprezzamento per il gesto di denuncia dell’imprenditore che ha permesso di smascherare e condurre all’arresto Mario Ronca, Antonio Masi e Pasquale Tortora.
Stessa decisione è stata presa dalla Segreteria Territoriale UILCOM di Salerno d’intesa con la Segreteria Generale UIL di Salerno che, per confermare l’indignazione e le decisioni assunte dalla UIL Campania e dalla UILCOM Regionale, hanno comunicato d’aver sospeso da ogni incarico sindacale Antonio Masi e Pasquale Tortora e di aver convocato l’Esecutivo Territoriale UILCOM per la loro espulsione.
La UILCOM e la UIL ad ogni livello indignate ed offese dal vergognoso comportamento tenuto da Masi e Tortora, affermano che continueranno l’impegno sindacale quotidiano a tutela dei legittimi interessi e della dignità dei lavoratori e dei cittadini, che da sempre si rivolgono alla UIL.
“La Cisl resta garantista, fino all’ultimo grado di giudizio, ma ora c’è davvero bisogno di fare pulizia”. Così Matteo Buono, segretario generale della Cisl Salerno, ha commentato la vicenda “Sicuramente tutto questo non fa bene al mondo del sindacato, ma ora non bisogna generalizzare. La solidarietà della Cisl va all’imprenditore vessato, ai tanti lavoratori dell’azienda interessata a tutti gli esponenti di Cgil e Uil che, ogni giorno, condividono con noi battaglie importanti, vere e sincere. Questa vicenda non deve scalfire l’impegno con cui Cgil, Cisl e Uil stanno portando avanti quella piattaforma rivendicativa territoriale per Salerno e la sua provincia”.
Sull’argomento è intervenuto anche Antonio Abagnara, segretario generale della Fistel Cisl: “Questi episodi dispiacciono perché buttano cattiva luce sul tutto il mondo del sindacato e su tante persone che, quotidianamente, svolgono il proprio ruolo in maniera seria ed onesta in mezzo a tante difficoltà. Come Fistel, categoria della Cisl che rappresenta i lavoratori delle aziende di telecomunicazioni, grafiche, della carta, cartotecniche e dello spettacolo, soprattutto con l’ultimo congresso che si è svolto ad aprile scorso, abbiamo dato una svolta alla nostra azione sindacale sul territorio salernitano, che riteniamo un territorio dalle enormi potenzialità di sviluppo nei nostri settori, rinnovando tutti i nostri vertici e puntando molto su un nuovo modello di sindacato, sempre più in mezzo ai lavoratori e sui luoghi di lavoro. Un rinnovamento che ci sta portando, sempre più nella provincia di Salerno, a essere punto di riferimento dei lavoratori del settore.”